Varie. Chiara Petrolini, che nella giornata di ieri, giovedì 26 settembre 2024, si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip in Procura a Parma, si trovava in vacanza a New York con i genitori quando è avvenuta la macabra scoperta. Tuttavia, il giorno del compleanno di Samuel, il suo ex fidanzato e padre ignaro dei due neonati uccisi, gli ha inviato dei messaggi. (Continua a leggere dopo le foto)
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Chiara Petrolini, il silenzio davanti al Gip
La presenza di Chiara Petrolini negli uffici del Gip del Tribunale di Parma è durata circa quindici minuti durante il suo interrogatorio di garanzia. La ventunenne di Traversetolo, attualmente agli arresti domiciliari dal 20 settembre per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice, avvalendosi della facoltà di non dichiarare nulla riguardo ai due neonati, entrambi suoi figli, trovati sepolti nel giardino della sua abitazione.
Vestita con una camicia bianca, jeans, giacca e sneakers bianche, Chiara Petrolini ha cercato di coprire il viso con dei fogli per evitare i flash dei fotografi mentre, insieme al suo avvocato Nicola Tria, accedeva attraverso un’entrata secondaria del palazzo di giustizia, circondata da numerosi giornalisti. Un copione simile si è ripetuto anche al momento dell’uscita. La giovane è stata accusata dopo il ritrovamento del corpo di un neonato nel suo giardino il 9 agosto, risultato poi da lei partorito due giorni prima. Le indagini hanno rivelato anche la presenza di resti di un altro bambino, nato a maggio 2023, sempre figlio di Petrolini, portando alla luce due gravidanze mantenute segrete.
“Chiara si è avvalsa della facoltà di non rispondere – ha dichiarato il suo legale, che ha inoltre specificato di non voler rilasciare commenti alle domande dei giornalisti – una scelta tecnica diciamo, è ovvio che questo non significa che in un altro momento non possa rendere dichiarazioni o sottoporsi a interrogatorio. Così come ha fatto in due circostanze in precedenza, una volta presentandosi spontaneamente, una volta essendo interrogata. Io credo abbia anche fornito un contributo per nulla irrilevante per la ricostruzione dei fatti”.
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