Chiara Ferragni rompe il silenzio su Fedez: le dichiarazioni al «Corriere della sera»
Gogna mediatica? Chiara Ferragni si sente una vittima: «È stata dura. Per due mesi si è parlato di me come se fossi una criminale e incarnassi ogni male di questo Paese. Quando è scoppiato il caso, gli hater non hanno attaccato Balocco perché dicevano che ci sono gli operai e le famiglie, ma anche per le mie società lavorano 50 famiglie. Sono abituata a essere un personaggio divisivo, ad avere persone che mi supportano, ma anche hater. Fa parte del gioco, ma cercare ogni giorno una notizia negativa, anche falsa, per volere la mia disfatta, è stato eccessivo da sopportare anche per me. Poi ho l’impressione che faccia fare più clic dare enfasi a qualche hater piuttosto che alla maggioranza silenziosa che magari la pensa in altro modo». (continua a leggere dopo le foto)
Vittima di una bufera mediatica senza precedenti
«Non è il primo momento in cui ho questa paura: la paura è costante. In un lavoro come il mio che è completamente nuovo, temi sempre che il trend possa cambiare e di non piacere più. Poi, per non interrogarmi sugli esiti negativi, ho fatto tanto lavoro su me stessa, mi hanno insegnato che bisogna vivere solo nel presente, non nel passato né nella paura del futuro. E mi dico che non posso piacere a tutti, ma che alle persone a cui piaccio, piaccio perché sono me stessa, faccio le cose che piacciono a me e, anche se ora vengo descritta come una “criminale”, cerco di ispirare le persone verso cose positive perché questo è il mio modo di comunicare. Io senza comunicare non riuscirei a vivere: mi piace lo scambio di opinioni, mi piacciono anche le critiche, se fatte in modo costruttivo. Ho cambiato tante cose di me, ascoltandole», ha detto l’influencer al «Corriere».