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Centinaia di intossicazioni in Italia: bevono acqua potabile, poi la scoperta da brividi

centinaia di intossicazioni

Varie. Centinaia di intossicazioni in Italia. È successo a Torri del Benaco, un paesino di tremila abitanti sulla parte veneta del Lago di Garda. L’amministrazione comunale ha imposto il divieto di usare l’acqua potabile dopo che un centinaio di persone sono state costrette alle cure dell’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa vicenda. (Continua a leggere dopo la foto)

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Centinaia di intossicazioni: bevono acqua potabile, poi la terribile scoperta

Centinaia di intossicazioni. A Torri del Benaco, un paesino di tremila persone sulla parte veneta del Lago di Garda, l’amministrazione comunale ha imposto il divieto di usare l’acqua a scopo potabile o alimentare dopo centinaia di persone, tra le duecento e le trecento, ha sviluppato sintomi della gastroenterite, con crampi addominali e febbre. Molte di loro sono state trasportate all’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda. Sulle cause dei malori non è ancora stata fatta chiarezza. La maggior parte delle persone contagiate sembra aver confermato di aver avvertito i primi malori dopo aver bevuto acqua del rubinetto. (Continua a leggere dopo le foto)

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Centinaia di intossicazioni dopo aver bevuto acqua potabile: cosa è successo

L’Azienda gardesana servizi, AGS, società che gestisce il servizio idrico di una ventina di comuni della sponda veronese del Lago di Garda, ha inviato dei campioni d’acqua per le analisi al laboratorio Veritas di Venezia. Da quanto è emerso, sembrerebbe trattarsi di norovirus, un patogeno molto contagioso in grado di diffondersi attraverso acqua e cibo contaminati. Il norovirus può causare sintomi quali vomito, dolori addominali, dissenteria. L’incubazione può andare dalle 12 alle 48 ore con sintomi che possono durare fino a 60 ore. “Visto il quadro clinico compatibile con una gastroenterite virale, su due pazienti è stato eseguito il test diagnostico tramite biologia molecolare che ha confermato trattarsi di norovirus”, ha spiegato a l’Arna il dottor Damiano Bragantini, infettivologo dell’ospedale Pederzoli che lavora all’interno del Servizio di malattie infettive, guidato dal dottor Maurizio Solbiati.

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