Gaza e il conflitto che colpisce i civili
Il filosofo ha evidenziato la natura inedita del conflitto a Gaza, distinguendolo da altre guerre come quella in Ucraina, dove si confrontano due eserciti. Nel caso di Gaza – ha affermato – si assiste a un esercito che attacca colonne di civili, donne e bambini, segnando un salto qualitativo allarmante nella violenza della guerra. Una realtà che, secondo lui, impone una riflessione sulla responsabilità della comunità internazionale.
L’Occidente tra retorica e perdita di ruolo
Nelle battute finali, Cacciari ha ampliato il discorso, criticando la miopia dell’Occidente di fronte alle nuove sfide geopolitiche e tecnologiche. Il filosofo ha rilevato come paesi emergenti, tra cui l’India e la Cina, stiano avanzando rapidamente, anche nel settore dell’intelligenza artificiale, mentre l’Europa e gli Stati Uniti sembrano perdere terreno. Una retorica politica che, a suo avviso, maschera la reale perdita di centralità dell’Occidente.
Il silenzio dopo le sue parole
L’intervento di Cacciari si è concluso con una riflessione amara sulla condizione attuale dell’Europa e sulla distanza tra la realtà della crisi di Gaza e la capacità di risposta delle istituzioni occidentali. Le sue parole, dense di dati e riferimenti concreti, hanno lasciato lo studio in un silenzio carico di tensione, segno della gravità delle accuse e della forza della denuncia di Cacciari.
Leggi anche:
Leggi anche: