
Federica Brignone non molla. Anche se il destino le ha imposto una brusca frenata, lei ha deciso di non cambiare atteggiamento. A 34 anni, la campionessa valdostana si affaccia al percorso di riabilitazione con il sorriso di chi ha ancora un grande traguardo da inseguire, e non ha nessuna intenzione di guardare indietro.
“Questa cicatrice è parte della mia storia”: Federica Brignone si mostra sui social e accende un messaggio potente https://t.co/DJGpeTXNq8
— Il Concentrato (@ilconcentrato) April 15, 2025
“Ogni giorno miglioro un pochettino, sto bene rispetto a quanto mi è successo, anche se non posso pretendere di non aver dolore”, ha dichiarato la portacolori dei Carabinieri, collegata da Torino in occasione del FISI Media Day andato in scena a Milano. E in quella voce, più che la sofferenza, si sentiva la determinazione, quella che l’ha resa una delle più grandi di sempre dello sci italiano.
Brignone è pronta a iniziare il programma di fisioterapia, punto di partenza della lunga rincorsa che la separa dalle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. È il suo obiettivo, il cerchio che vorrebbe chiudere con la stessa convinzione con cui ha affrontato due decenni di gare, e che quest’anno ha trovato coronamento in una stagione straordinaria. Fino a quel maledetto slalom gigante.
“Non so quando tornerò sugli sci, perché non lo sanno nemmeno i medici”, ha ammesso con onestà disarmante. “A quarantacinque giorni dall’infortunio ci sarà la TAC di controllo, poi lì vedremo come procedere. Dipenderà da come starà l’osso, anche solo per attaccare il legamento. Vedremo step by step quando tornerò”.
Brignone: “Non so quando tornerò e nemmeno i medici”
Chi si aspetta una Brignone abbattuta, si sbaglia di grosso. “Fortunatamente non ho avuto modo di annoiarmi dopo l’operazione, grazie alla presenza di amici e parenti”. E sul giorno della caduta, avvenuta durante i Campionati Italiani, non mostra alcun rimpianto: “Gli sci erano preparati al meglio. Se si fossero staccati in quel momento, sarebbe stato un problema, ma è sempre andata bene in migliaia di gare. Rifarei tutto uguale”.
Campionessa del mondo, vincitrice della Coppa generale, plurimedagliata olimpica: Federica Brignone ha già scritto pagine indelebili dello sport italiano. Ma non è ancora il momento di chiudere il libro. Il suo futuro è sospeso tra TAC, fisioterapia e sogni da rincorrere. Milano-Cortina è più di una gara: è la possibilità di mostrarsi al mondo nel modo più giusto, più poetico, più suo. E anche se non sa ancora quando tornerà sulla neve, ha ben chiaro perché lo farà.
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