L’influenza sta facendo una strage in Italia. I casi sono tantissimi e anche gli esperti riconoscono che siamo alle prese con una stagione influenzale particolarmente pesante. Si tratta del ceppo H1N1, la cosiddetta “suina”, anche se non ha nulla a che vedere con l’influenza dei maiali. Secondo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, tra 15 giorni ci sarà un’evoluzione della malattia che sta costringendo a letto molti italiani. Cosa sta per succedere? (Continua dopo le foto)
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Influenza, la situazione in Italia
“Non c’è niente di nuovo e preoccupante rispetto agli altri anni, salvo il fatto che ora ci troviamo alle prese con una stagione influenzale particolarmente pesante, ma non perché ci sono tanti casi gravi ma perché ce ne sono tanti”. Lo ha fatto sapere Matteo Bassetti, che ha commentato l’andamento di questa stagione influenzale, che sta facendo strage in Italia. Fortunatamente però, non si tratta di una malattia particolarmente grave. L’influenza stagionale, nella stragrande maggioranza dei casi, si risolve in pochi giorni, e non dà sintomi pesanti. “Purtroppo però in una percentuale intorno all’1 o al 2% si possono avere anche quadri più complicati, che possono colpire sia le persone più fragili e gli anziani ma anche i più giovani”, ha fatto sapere Bassetti, che in questi casi consiglia la vaccinazione in autunno. (Continua dopo le foto)
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Influenza, quando ci sarà il picco dei casi secondo Bassetti
Il picco del contagi, secondo l’esperto, deve ancora arrivare. Complice il fatto che i ragazzi sono tornati a scuola da poco, il virus influenzale continuerà a circolare insistentemente nei prossimi giorni. “Potremmo aver già raggiunto il picco ma starei ancora un po’ ad attendere e a vedere che cosa succede nei prossimi 15 giorni. È evidente che basta sentire amici e parenti per capire che c’è una quantità di gente affetta da forme di infezione respiratoria che non si era mai vista prima”, ha detto Matteo Bassetti durante l’intervista a Fanpage. Il medico ha sottolineato che chi prende l’influenza in genere può tranquillamente curarsi a casa e rivolgersi al proprio medico di base. Quando invece bisogna preoccuparsi? (Continua dopo le foto)
Quali sono i sintomi influenzali più gravi
“Il campanello d’allarme più importante è l’insufficienza respiratoria. Se dopo aver avuto una febbre importante o durante l’attacco febbrile la saturazione di colpo scende sotto l’85% è evidente che si è di fronte una forma impegnativa, che ha colpito i polmoni e che quindi è il caso di farsi guardare in ospedale”, ha sottolineato Bassetti. “In tutte le altre situazioni ci si può curare a casa. Ripeto, nel 97% dei casi ci si cura a casa, e questo riguarda anche le persone anziane alle prese con l’influenza”.