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Barçagate, mentre Bartomeu si difende un dossier di 36 pagine allontana Messi: a giugno può liberarsi

barçagate messi

Barçagate. In Spagna, sui giornali ma non solo, si parla solo della spy-story che ha al centro il Barcellona. Una vicenda che non ha nulla a che fare con il campo, bensì con i social network. Il tappeto è stato alzato dai microfoni della radio Cadena Ser, con sede a Madrid, che si sono accesi per denunciare la poca chiarezza di un accordo tra il club e l’impresa I3 Ventures. Accordo nato per creare e gestire account social con lo scopo di evidenziare il lavoro del presidente Josep Maria Bartomeu. Per migliorarne l’immagine, sua e del Barcellona, anche a costo di screditare personaggi ingombranti: tra le ‘vittime’ del Barçagate ci sarebbero Messi (e famiglia), Piqué, Xavi, Guardiola. Questa la tesi di Cadena Ser.

La replica della società è arrivata, ma la sensazione è che il terremoto vero e proprio debba ancora verificarsi, anche perché l’emittente ha subito pubblicato un dossier di 36 pagine che ha fatto arrossire Bartomeu. Tra l’altro, nel momento meno opportuno della stagione: tra sette giorni i blaugrana giocheranno l’ottavo di Champions contro il Napoli.

Due mesi di fuoco in casa blaugrana

Il 13 gennaio 2020 Ernesto Valverde viene esonerato dal Barcellona. Si tratta di un allenatore due volte campione di Spagna e in quel momento primo in classifica. Il club non mandava via un tecnico a stagione in corso dal 26 gennaio 2003, quando il presidente Joan Gaspart decise di fare a meno dei servizi di Luis Van Gaal, lontano 20 punti dalla capolista Real Sociedad. Al posto di Valverde, dopo i tanti ‘no’ – tra gli altri – di Xavi e Koeman, la giunta ha scelto Quique Setien, seguace tattico di Johann Cruijff.

Dopo l’esonero, il Barcellona ha dovuto fare i conti con la lite tra il ds Eric Abidal e Lionel Messi. L’argentino e la sua famiglia si sono ritrovati al centro di attacchi sui social, provenienti da account che fanno capo alla sopra citata I3 Venture. Secondo As, i malumori sono estesi a tutto lo spogliatoio, se ne parla ogni giorno sulla chat di squadra su WhatsApp. In calendario ci sono le sfide con Napoli e Real Madrid, il momento è delicato e i calciatori sono stufi, Messi e Piqué pretendono spiegazioni.

Il dossier che fa tremare il Barça

Due giorni fa il Barcellona ha preso ufficialmente posizione sul caso, affidandola a un comunicato apparso sul proprio sito. Non ha negato la collaborazione con I3 Ventures, ma ha specificato come sia nata unicamente per monitorare i flussi dei messaggi in rete sul club, aggiungendo che I3 Ventures non abbia alcun vincolo con gli account social citati dall’emittente Cadena Ser. Contratto sottoscritto, tra l’altro, nei giorni dell’eliminazione dalla Champions contro il Liverpool, abisso della scorsa stagione.

Il Barcellona non ha avuto nemmeno il tempo di provare a smarcarsi che la stessa radio ha pubblicato un documento di 36 pagine in cui si conferma la gestione degli account da parte di I3 Ventures. Dopo la messa in rete del dossier, due siti della società legati allo scandalo sono stati chiusi.

Il documento è firmato dalla Nicestream, società diretta da Carlos Ibanez (al contempo presidente di I3 Venture). È stato inviato al Barcellona e al suo interno presenta alcuni degli account incriminati e il loro impatto sui social. In sostanza, il club non poteva non sapere che ci fossero degli attacchi promossi per screditare, da fine 2017 a oggi, personaggi come Messi e la moglie Antonella, Piqué, Guardiola, Xavi, Puyol. Ma anche i possibili rivali per la presidenza Victor Font, Laporta e Benedito, così come Jaume Roures, presidente MediaPro.

Il lavoro di I3 Ventures sarebbe costato al Barcellona circa 800mila euro. E proprio Roures, socio del club, ha annunciato querela: “Quei soldi erano del Barça e il board l’ha utilizzati per interessi personali. Da socio mi vergogno, chiederò che siano accertate le responsabilità penali”.

Bartomeu minaccia denunce

Ha quindi parlato anche il presidente della giunta blaugrana, Bartomeu. Lo ha fatto nelle scorse ore, a margine di un premio giornalistico: “In nessun momento il club ha voluto screditare qualcuno. Giocatori, ex, politici, dirigenti, ex dirigenti, nessuno. Nel 2017 abbiamo cominciato a collaborare con alcune società affinché monitorassero il flusso delle news riguardanti il nostro club sui social network e sul web, come fanno tutte le grandi squadre. Ma quando abbiamo appurato che alcune avevano legami con persone che pubblicavano commenti negativi su persone legate al Barcellona abbiamo immediatamente interrotto il contratto. Ci tuteleremo in sede legale contro chi sosterrà il contrario”.

Di certo c’è che Bartomeu deve fare i conti con il rischio di elezioni anticipate. Il suo mandato scade nel 2021, ma il caos potrebbe spingere i soci a cambiare presidente con anticipo. Martedì ha incontrato i leader dello spogliatoio al centro sportivo. Più una supplica che un chiarimento, dice la stampa spagnola.

Messi si allontana dalla Catalogna

Inevitabile soffermarsi su Lionel Messi. Il capitano non si è ancora espresso sulla vicenda, ma i rapporti con la dirigenza sono tesi dopo l’esonero di Valverde e la lite con il ds Abidal. Il suo contratto scadrà nel 2021 e ad oggi non ci sono appuntamenti in agenda per un rinnovo. Le big d’Europa restano alla finestra, anche perché una clausola può liberarlo già a giugno 2020: a ogni fine stagione, infatti, un contratto ‘aperto’ col Barca gli permette di trovarsi nella posizione di svincolato. I tifosi, inutile dirlo, sono terrorizzati dopo quanto successo negli ultimi due mesi. Anche perché gli account social vicini a I3 Ventures hanno preso di mira pure la moglie della Pulce.