La madre di Kataleya Alvarez, Katherine, ha parlato in queste ore ad una giornalista del Corriere Fiorentino. La donna si trova ancora in ospedale dopo che lunedì ha ingerito della candeggina, disperata per la scomparsa della figlia di 5 anni. Ora sembra stare meglio e a breve dovrebbe lasciare la struttura sanitaria. Cosa ha detto a proposito di sua figlia dopo le notizie sugli ultimi sviluppi? (Continua dopo le foto)
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Le parole della madre della bambina scomparsa a Firenze
Katherina è sicura che sua figlia sia ancora viva. La donna ha spiegato come si sente adesso dopo il panico dei primi giorni dalla scomparsa di Kata. “Mi sono bloccata in un momento di disperazione e angoscia, avevo perso tutte le speranze, ho sbagliato. Vado avanti, continuo a sperare, so che ci sono tante persone che mi sono vicine. Forse tornerò a casa già stasera, o forse domattina, vediamo”, ha aggiunto la madre della bimba scomparsa. La donna ha incontrato suo marito in ospedale. (Continua dopo le foto)
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L’incontro con marito
Il marito di Katherine e padre di Kata, si è recato in ospedale per incontrare la donna. “È uscito da Sollicciano ed è venuto qui. Sono contenta che sia uscito, anche lui spera insieme a me, adesso è tornato via dall’ospedale”, ha spiegato Katherina. L’uomo si trovava in carcere colpevole di aver commesso un furto. Proprio ieri, il giudice ha disposto la scarcerazione di Miguel Angel Romero Chicclo, padre della piccola scomparsa da Firenze. “Ho chiesto la scarcerazione del mio assistito per il contesto che si è venuto a creare dopo la scomparsa della sua bambina. Mi è sembra una richiesta logica vista la situazione”, ha spiegato l’avvocato di Miguel Cristiano Toraldo. L’avvocato aveva fatto istanza di scarcerazione alla Corte di appello di Firenze lunedì scorso, vista la situazione, e ieri i giudici hanno attenuato la misura cautelare, applicandogli l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria due volte alla settimana. (Continua dopo le foto)
Dov’è finita Kata?
Gli inquirenti hanno messo sotto sopra l’Astor eppure di Kata non c’è alcuna traccia. Nonostante ciò si pensa che il rapimento della piccola sia dovuto ad una questione che con l’ex hotel c’entra eccome. Secondo gli inquirenti qualcuno avrebbe preso la piccola per sistemare alcune questioni in sospeso con la famiglia, che viveva in condizioni precarie e abusive in un ex hotel insieme a tanti immigrati. Ci sarebbe anche un testimone che avrebbe visto la piccola piangere “trascinata via da un uomo”. Alcuni hanno parlato anche di una vendetta per uno stupro su una ragazzina di 15 anni che abita nell’Astor. Si indaga su tutte le piste possibili.