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“L’ho vista”. Bimba scomparsa in Italia: un testimone rompe il silenzio

kata scomparsa famiglia

Firenze è ancora sconvolta dalla misteriosa scomparsa di Kataleya Mia Chicillo Alvarez, una bambina di soli 5 anni, avvenuta presso l’hotel Astor. Le indagini sul caso hanno portato alla luce nuovi sviluppi, con l’emergere di un testimone che sostiene che la ragazzina sia stata rapita. Secondo la testimonianza, proveniente da un possibile occupante o vicino di casa, la bambina sarebbe stata trascinata via con la forza, diretta verso un palazzo adiacente.

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Bimba scomparsa Firenze: il testimone

L’orario del presunto rapimento sarebbe compatibile con quello della sparizione, avvenuto tra le 15 e le 15:30, momento in cui le telecamere di sorveglianza registrano Kata affacciarsi al cancello dell’albergo per poi rientrare. Nonostante le perquisizioni nel palazzo vicino all‘hotel Astor non abbiano dato esito positivo, si è ricevuta una segnalazione da Bologna che potrebbe fornire un possibile movente per il sequestro. Secondo quanto riportato da alcuni inquilini dell’hotel, la vendetta potrebbe essere la ragione dietro il rapimento. Si fa riferimento a una presunta violenza sessuale subita da un’adolescente di origine peruviana lo scorso febbraio. I parenti della quindicenne avrebbero potuto vendicarsi in seguito a questo tragico evento. La moglie del cittadino peruviano, che è caduto dal balcone il 27 maggio, ha aggiunto ulteriori dettagli, rivelando che durante una discussione familiare si era venuti a conoscenza dell’abuso subito dalla giovane ragazza.

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Nonostante l’intensa ricerca condotta con l’aiuto di cani molecolari all’interno della struttura, non sono stati ottenuti risultati positivi per la localizzazione della bambina. I bambini presenti al momento della sparizione hanno menzionato il passaggio segreto attraverso l’altra porta, ma hanno ammesso di non averlo utilizzato per paura di un occupante che avrebbe trasformato quella zona in una stanzetta per dormire.

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La madre di Kataleya

La madre di Kataleya, Katherine, è attualmente ricoverata in ospedale dopo aver ingerito candeggina, mentre il padre, disperato per la situazione, si trova in carcere dopo aver tentato il suicidio. Nonostante la tragica situazione, i parenti della bambina mantengono una speranza e una fiducia nella sua eventuale ritrovamento. L’ipotesi di uno stupro all’interno delle rivalità tra comunità del quartiere è stata presa in considerazione dagli investigatori. Sotto l’attenzione degli inquirenti vi è la guerra tra bande di Latinos nella zona. Inoltre, il fratello di Kataleya ha dichiarato che degli uomini con dei palloncini si sarebbero avvicinati a loro mentre giocavano, e poco dopo la sua scomparsa è stata registrata. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza non hanno rilevato l’ingresso di nessuno con palloncini.

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La denuncia della bimba scomparsa a Firenze

Nel frattempo, la madre Katherine ha fatto denuncia della scomparsa solo alle 20, nonostante sia venuta a conoscenza del fatto al suo ritorno dal lavoro intorno alle 15:40. Questo ha sollevato interrogativi sulle persone a cui si è affidata per cercare la bambina nel periodo intercorso tra il suo ritorno a casa e la denuncia ufficiale. La situazione rimane estremamente complessa e le indagini sono ancora in corso. Recentemente, è stato ritrovato un possibile nascondiglio dei rapitori in un garage o in un appartamento nelle vicinanze, in seguito alle dichiarazioni del fratello di Kataleya durante l’interrogatorio. I carabinieri hanno effettuato una perquisizione presso il civico 34 e hanno sequestrato qualcosa da un’auto parcheggiata in via Monteverdi.