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Atalanta travolgente a Francoforte: 3-0 all’Eintracht e primo sorriso europeo per Palladino

Eintracht-Atalanta 0-3

Eintracht-Atalanta 0-3, esordio perfetto in Champions League per Raffaele Palladino, che alla quinta giornata della League Phase guida l’Atalanta ad una vittoria netta sul campo dell’Eintracht Francoforte. Una prova di forza che porta la Dea a quota 10 punti, a ridosso della Top 8 e pienamente in corsa per la qualificazione. Dopo un primo tempo segnato da ritmi altissimi e due legni colpiti da Lookman e Scamacca, la sfida si decide nella ripresa, quando gli uomini di Palladino archiviano la pratica in cinque minuti grazie ai gol di Lookman, Ederson e De Ketelaere.

Un primo tempo a tutta intensità e due pali nel finale

Reduce dalla delusione in campionato contro la squadra di Conte, Palladino sceglie per il suo debutto europeo un 3-4-2-1 fisico e verticale, con De Roon ed Ederson in mediana, Zappacosta e Bellanova sulle fasce e la coppia De Ketelaere–Lookman alle spalle di Scamacca. Di fronte, Toppmöller conferma lo schieramento più brillante dell’ultima uscita in Bundesliga, con Doan e Knauff sugli esterni e Götze a supporto di Burkardt.

La partita si accende subito, con entrambe le squadre alte e aggressive. L’Atalanta prova a giocare in verticale cercando la velocità di Lookman e la pulizia tecnica di De Ketelaere, mentre l’Eintracht spinge molto sulle corsie, alternando inserimenti e scambi nello stretto. Chaibi spreca il primo vero squillo per i tedeschi fallendo un rigore in movimento, poi Kossounou chiude su Knauff e Scamacca non trova Lookman nel corridoio centrale.

La gara resta bloccata per mezz’ora, finché nel finale di primo tempo la Dea sfiora due volte il vantaggio: prima Lookman colpisce il palo con un sinistro a giro, poi Scamacca stampa un’incornata sulla base del legno. Sul fronte opposto, Zappacosta salva su Götze in area evitando il possibile 1-0. È il preludio alla ripresa più brillante degli uomini di Palladino.

Cinque minuti da urlo e pratica chiusa

Il secondo tempo riparte senza cambi ma con la stessa intensità. Burkardt impegna Hien, che devia in corner, poi l’Atalanta cresce nel palleggio e alza il baricentro, accompagnando l’azione con più uomini. De Ketelaere entra definitivamente in partita, domina tra le linee e diventa il regista occulto della manovra offensiva.

Lo spartito cambia al 60’. Lookman, servito al limite, trova una coordinazione perfetta e sblocca il match con una conclusione al volo imprendibile. L’Eintracht accusa il colpo e due minuti più tardi Ederson approfitta di un’azione insistita per raddoppiare sotto porta. Il tris arriva poco dopo, al 65’, con De Ketelaere che firma il 3-0 mettendo in cassaforte un risultato pesante e meritato.

Da lì in avanti c’è spazio solo per la girandola dei cambi e per qualche iniziativa isolata, senza che la Dea perda compattezza o intensità. Il finale scorre senza scossoni, con l’Atalanta padrona del campo e il Waldstadion ammutolito.

Una Dea convincente, Palladino parte col piede giusto

La vittoria di Francoforte non è solo un risultato largo: è un segnale. L’Atalanta mostra identità, qualità e una condizione atletica che nel secondo tempo fa la differenza. Palladino incassa il primo sorriso europeo della sua gestione e rilancia la squadra nel cammino continentale, con la Top 8 ora a un passo.
Una serata che dà fiducia e che può segnare la svolta nella stagione della Dea, capace di dominare un avversario competitivo e di farlo con personalità, brillantezza e una gestione perfetta dei momenti chiave.

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