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Atalanta, ecco come giocherà dopo l’arrivo di Juric in panchina

È iniziata ufficialmente l’era di Ivan Juric sulla panchina dell’Atalanta. Oggi pomeriggio, a Zingonia, la conferenza di presentazione del nuovo allenatore ha visto la presenza di Antonio e Luca Percassi, oltre a Stephen Pagliuca, co-presidente che ha voluto esserci per testimoniare l’unità e la coesione della proprietà.

Una scelta, quella del tecnico croato al posto di Gian Piero Gasperini, condivisa fin dal principio da tutte le componenti della società, che riparte da basi solide e principi immutati. Per Juric, poter lavorare in una realtà così robusta e con idee sane sarà fondamentale per operare in serenità.

A Bergamo, Juric ritrova anche il direttore sportivo Tony D’Amico, che conosce bene dai tempi del Verona. La loro intesa sarà importante non solo per il mercato, ma soprattutto per accelerare l’inserimento del tecnico nel mondo atalantino. Un altro aspetto che faciliterà Juric sono i principi di gioco che lo accomunano a Gasperini. Questo è stato uno dei motivi della scelta che ha portato il croato a essere preferito ad altri candidati.

Sarà più semplice per lui entrare in empatia con i giocatori e con l’ambiente, un fattore che avrà un peso significativo in una stagione che rappresenta l’anno zero sia per il tecnico, sia per la società. I principi di gioco di Juric e Gasperini, soprattutto nella fase di non possesso palla, viaggiano sulla stessa linea: grande aggressività per recuperare il pallone e baricentro alto per togliere tempi di gioco agli avversari. (continua dopo la foto)

atalanta-bologna 2-0

Juric troverà un gruppo che ha ben memorizzato l‘attitudine offensiva del “Gasp” e potrà inserire i suoi concetti in un tessuto abituato ad assorbire le novità. A proposito della fase offensiva, Juric potrà finalmente sperimentare qualcosa che la scorsa stagione non è stato possibile vedere a causa degli infortuni: la coppia Gianluca Scamacca-Mateo Retegui.

L’Atalanta versione 2024-25 si è affidata principalmente al 3-4-2-1 o al 3-4-3, ma dal ritiro estivo ci sarà la possibilità di vedere insieme i due attaccanti. Gianluca, al rientro dal doppio infortunio, e Mateo, capocannoniere dell’ultimo campionato. Già Gasperini aveva parlato della loro possibile convivenza, e ora Juric potrà verificarla sul campo.

Gasperini aveva spiegato di voler lavorare con loro per sorprendere gli avversari: per Retegui, un maggiore coinvolgimento nella manovra anche fuori dall’area, e per Scamacca, un lavoro sulle sue qualità fisiche unite all’ottima tecnica per farne un centravanti ultra moderno all’interno dell’area.

Ora spetta a Juric, che avrà entrambi a disposizione, lavorare sulla loro coesistenza e decidere come (e se) farli rendere al meglio per l’attacco dell’Atalanta.

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