
Mercoledì 9 aprile 2025 è andata in onda una nuova puntata di Chi l’ha visto?, il programma di Federica Sciarelli che ogni settimana accende i riflettori su persone scomparse e storie ai margini. Al centro della puntata, la tragica vicenda di Andrea Prospero, giovane studente di informatica originario di Lanciano, trovato morto il 24 gennaio scorso in un monolocale nel centro storico di Perugia. A ucciderlo è stata una dose letale di ossicodone. Cosa si è scoperto sul caso che ha sconvolto l’Italia? (Continua dopo le foto)

Il farmaco, il suicidio e una rete invisibile
Andrea aveva 22 anni e stava attraversando un periodo di forte disagio personale. La scelta universitaria lo aveva deluso, e secondo le indagini si era ritrovato coinvolto in un giro oscuro fatto di truffe online e spaccio di farmaci tramite Telegram. Aveva espresso l’intenzione di togliersi la vita, e ad assecondarlo, secondo la Procura, c’era un contatto virtuale: Emiliano Volpe, alias Valemno, 18enne romano, arrestato a marzo con l’accusa di istigazione al suicidio. Sarebbe stato proprio Valemno a guidare Andrea nel procurarsi lo Xanax e l’ossicodone, fornendogli consigli e contatti. Il 23 gennaio, Prospero ritira un pacco in un Amazon Locker a Perugia: all’interno ci sono le dosi letali di ossicodone. Il giorno dopo, il tragico epilogo. (Continua dopo le foto)

Caso Andrea Prospero, il traffico di farmaci online: l’inchiesta a Chi l’ha visto?
La Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone e dal pm Giuseppe Petrazzini, ha aperto due filoni d’inchiesta. Il primo riguarda direttamente l’istigazione al suicidio; il secondo, e forse ancora più inquietante, riguarda il traffico di farmaci su Telegram, dove si muovono persone capaci di falsificare prescrizioni mediche e vendere oppioidi a ragazzi giovanissimi. Un canale oscuro che si muove nel silenzio del web e che Chi l’ha visto? ha cominciato a scoperchiare. Nella puntata, Sciarelli mostra la testimonianza di una madre che ha perso il figlio nelle stesse circostanze: anche lui morto per overdose di ossicodone, anche lui caduto nella rete del dark web.
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