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MotoGP, a Ducati domina ma ha un grosso problema: come gestire la rivalità fra Marc Marquez e Pecco Bagnaia

MotoGP, la Ducati domina incontrastata ma a Jerez è sorto un problema di gestione dei suoi migliori talenti: Marc Marquez e Pecco Bagnaia, afflitti da problemi differenti. La rivalità fra i due serpeggia sottotraccia e crea danni, creando un clima disordinato in pista. Intanto Alex Marquez, 29 anni appena compiuti, firma la sua prima vittoria in MotoGP.

Dopo sei stagioni a singhiozzo, il fratello minore di Marc sale alla ribalta, portandosi in vetta al mondiale con 140 punti, davanti di un soffio proprio a Marc Marquez e con 20 lunghezze di vantaggio su Pecco Bagnaia.

Dietro i brindisi nel box Gresini, però, a Borgo Panigale si mandano giù rospi grossi come meloni. Ducati eguaglia il record Honda di 22 vittorie consecutive, ma incassa anche il secondo crash stagionale di Marc Marquez e un altro podio opaco di Pecco Bagnaia, sempre in bilico tra “vorrei” e “non posso”.

Il fuoriclasse spagnolo parte male, scivola al terzo giro poi, rimontando il più possibile, chiude 12°: quattro punti raccolti, meglio di niente ma sempre troppo poco per le sue ambizioni. La dinamica della caduta è un film già visto: Marc forza l’anteriore in ingresso curva, retaggio di un’epoca Honda che su Ducati GP24 rischia di diventare un grosso problema.

“Questa è la stagione in cui sto cadendo meno, ma scivolo la domenica, quando conta di più”, ha affermato Marc Marquez. Parole da pilota consapevole: qualcosa deve cambiare, se non si vuole rischiare di perdere un mondiale che sino a ora è sembrato saldamente in mano al pilota spagnolo.

Pecco, dal canto suo, illude nei primi giri. Dopo la bagarre iniziale con Marc, lancia il guanto di sfida. Poi, come una candela sotto il vento di Jerez, si spegne: sorpassato da Alex Marquez, incapace di attaccare un rinato Fabio Quartararo, si rassegna a un terzo posto che sa più di resa che di conquista.

Il problema? Quando si tratta di osare davvero, Pecco sembra improvvisamente perdere coraggio e preferisce non esporsi. Ma in questo modo non si vincono i Mondiali, si galleggia in posizioni onorevoli. Da un pilota come Bagnaia, la Ducati si aspetta di più.

In casa Ducati vietato parlare di “ordini di scuderia” fra Marc e Pecco. Ufficialmente. Ma la tensione sale. Con il Mugello all’orizzonte, qualcuno sussurra che servirebbe più strategia comune e meno anarchia in pista, per evitare che un altro pilota si intesti un mondiale che sembrava destinato alla Rossa ufficiale.

Lunedì, intanto, il paddock di Jerez è tornato in pista per i test ufficiali. Alex Marquez, con un sorriso da uomo che sente il vento favorevole, commenta: “Non abbiamo novità da provare, a differenza delle Ducati ufficiali”. Tradotto: questa GP24, per lui, è già un vestito su misura. E ogni giro in più serve per cucirlo meglio addosso.

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