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Paolini ha fretta: a Stoccarda ottimo esordio, la prima con il nuovo coach è un successo

Non c’è stato bisogno di forzare. Né di soffrire. Jasmine Paolini è entrata nel “Porsche Tennis Grand Prix” con sicurezza, forte di una condizione che sta migliorando di settimana in settimana. Un’ora e poco più – 64 minuti, per essere precisi – per archiviare la pratica d’esordio contro Eva Lys, 6-2 6-1 il punteggio. È un debutto che conforta: non solo per la solidità, ma per la naturalezza con cui Jasmine si è imposta.

Sotto i riflettori rossi della Porsche Arena di Stoccarda, dove la terra indoor richiede lucidità e anticipo, la 29enne di Bagni di Lucca – oggi numero 6 del mondo, quinta testa di serie de torneo – ha mostrato il repertorio completo: variazioni, profondità, lettura del match. “Mi sono sentita bene in campo, ho avuto buone sensazioni sin dall’inizio”, ha dichiarato nel post-partita.

L’avversaria, la tedesca Lys – classe 2001, numero 68 del ranking – aveva già assaggiato il tennis di Jasmine a febbraio, a Dubai, uscendo anche lì in due set. Stavolta è andata persino peggio: pochissimo margine, nessun parziale in bilico. Paolini ha messo pressione fin dai primi game, accelerando al momento giusto, gestendo con autorità i turni di battuta e costringendo Lys all’errore sistematico.

Una partita “normale”, si potrebbe dire. Ma la normalità, quando si viaggia tra le migliori dieci al mondo, ha un peso specifico enorme. Paolini oggi è è tornata sicura di se stessa dopo un periodo in ombra, complice un infortunio: lo dimostra il modo con cui gestisce le prime partite dei tornei.

Il percorso per ora non presenta ostacoli impossibili. Giovedì, negli ottavi di finale, Jasmine affronterà un’altra padrona di casa: Jule Niemeier, numero 121 WTA, in tabellone grazie a una wild card. La tedesca ha appena eliminato in tre set l’ex campionessa Siegemund, in un derby lungo e nervoso. Niemeier è reduce da mesi difficili, ma è giocatrice di talento e gioca in casa: servirà tenere alta la soglia dell’attenzione.

Il bilancio dei precedenti sorride a Paolini: due vittorie su due, entrambe nel 2022 – a Parma e a Cluj Napoca, in match comunque lottati. Questa volta, però, l’azzurra arriva da protagonista, nel quadrante “alto” del tabellone, quello che potrebbe condurre – incroci permettendo – verso le campionesse Sabalenka e Gauff.

Accanto a Jasmine, per la prima volta in un torneo ufficiale, c’è Marc Lopez, il nuovo coach: un sodalizio che inizia sotto i migliori auspici. L’ex doppista spagnolo, già al fianco di Nadal e altre stelle iberiche, porta esperienza e una lettura tattica che può arricchire ulteriormente il bagaglio di Jasmine. La chimica tra i due sembra solida. Il futuro è tutto da scoprire.

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