
Inter-Monza 3-2, i nerazzurri soffrono e prendono due gol dai brianzoli prima di reagire: missione compiuta nel secondo tempo e vetta della A non in discussione. L’Inter è stanca, non domina e le tocca pure rimontare il Monza, che prima del fischio d’inizio aveva 44 punti in meno dei nerazzurri e dopo la fine ne ha 47. A San Siro succede di tutto, anche che la capolista vada sotto di due gol — una bella incursione di Samuele Birindelli e una grande rete di Keita Balde — nel primo tempo, chiuso dalla rete di Marko Arnautovic che ha tenuto in vita la squadra di Simone Inzaghi. Dalla panchina, con cambi solo all’apparenza difensore su difensore, arriva a inizio ripresa il messaggio: sveglia. L’Inter risponde: Hakan Calhanoglu pareggia con un tiro dei suoi, Lautaro spaventa a tal punto il povero Georgios Kyriakopoulos da spingerlo a segnare nella sua rete.
𝑇𝘶𝑡𝘵𝑜 𝑚𝘰𝑙𝘵𝑜 𝑏𝘦𝑙𝘭𝑜 ⚽⚽⚽
— Inter ⭐⭐ (@Inter) March 8, 2025
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Finisce 3-2, con i padroni di casa più vicini ad allungare che gli ospiti a pareggiare nel finale: Inzaghi allunga, seppur per una sera, sulla concorrenza. Tre punti d’oro, al netto delle difficoltà e del valore dell’avversario — che non doveva certo avvicinare la salvezza al Meazza, ma ci ha provato e merita l’onore delle armi —, specie considerando il programma della giornata: il Napoli può accorciare già domani alle 15, ma ospita la Fiorentina. Mentre il big match Atalanta-Juventus di domani sera porterà inevitabilmente una delle due a perdere terreno dai campioni d’Italia. Che festeggiano con una vittoria i propri 117 anni di storia dal 9 marzo 1908.
Monza sorprende l’Inter, Arnautovic la tiene in vita
Dopo un primo squillo di Keita, a giocare sono soprattutto i padroni di casa, che però creano le principali occasioni su palla inattiva. Compresa una rete annullata a Lautaro, per un tocco di mano prima della conclusione. Turati tiene in vita il Monza, che alla sorpresa passa a sorpresa: Birindelli chiede l’uno-due a Mota, che restituisce col tacco. Malissimo la retroguardia di Inzaghi, tutto facile per l’esterno ex Pisa che firma l’1-0. È una doccia fredda per San Siro, alla quale fa seguito pochi minuti dopo il bis: Keita — fin troppo libero di farlo — tira dal limite dell’area e spedisce la palla nel sette alla sinistra di Martinez, è raddoppio. A tenere in piedi la partita e risvegliare l’Inter ci pensa Arnautovic: tuffo di testa sulla sponda di Dumfries e 2-1 a dare speranze al pubblico di casa.
Rimonta Inter: Calhanoglu e autogol decisivo di Kyriakopoulos
La ripresa inizia con una rivoluzione in difesa per l’Inter: Inzaghi toglie Pavard e De Vrij, dentro Bisseck e Carlos Augusto. Messaggio recepito: l’approccio dell’Inter è quello rabbioso di chi vuole subito rimettere la testa avanti. Il pareggio arriva dopo venti minuti di assedio e lo firma Calhanoglu: proprio Bisseck, raccolta una seconda palla, appoggia per il turco. Destro di prima intenzione all’angolino basso, dove Turati non può arrivare, ed è 2-2.
Trovato il pari, Inzaghi inserisce anche Thuram e Zielinski, la cui partita dura però un minuto: il polacco va subito ko e il tecnico butta dentro Correa. La mossa iperoffensiva dà indirettamente i suoi frutti: al 77’ Carlos Augusto arriva al cross, Kyriakopoulos anticipa Lautaro ma nella sua porta, Turati respinge solo dopo che la palla ha varcato la linea.
Thuram ha subito la chance del 4-2: clamoroso palo a tu per tu con il portiere ospite. Provvidenziale Turati anche sul tentativo dalla distanza di Calhanoglu. Alla fine, il 3-2 premia l’Inter, che torna a vincere e a guardare tutti dall’alto in basso. Una vittoria di carattere, seppur sofferta, per onorare un compleanno speciale.
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