Chi corre fa running o jogging? Domanda lecita, alla quale poche persone sanno rispondere, se non i runners e i joggers (e non sempre). L’enorme quantitativo di parole inglesi che fanno ormai parte del nostro vocabolario non sempre aiuta a rendere le cose chiare: per quanto si aggiungano termini e definizioni, spesso sfuggono i loro significati reali. E dunque, se vado a correre, mi sto dedicando al running o al jogging? Facciamo un po’ di chiarezza.
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Se corri fai jogging o running?
La distinzione più comune, ma decisamente imprecisa, che si fa di solito tra jogging e running è che nella prima disciplina si corre ‘piano’, in modo rilassato. Mentre nella seconda lo si fa in modo sostenuto, una corsa intensiva. Tuttavia questa visione non può essere considerata corretta. Perché in termini di frequenza, di velocità, di chilometri percorsi, tutto dipende dal corridore stesso: le prestazioni sono soggettive e variano in base all’età, alla genetica, alla stagione, al tipo di terreno su cui ci si allena.
Dove sta dunque la vera differenza? È piuttosto semplice: il jogger corre senza finalità agonistiche, ma solamente per tenersi in forma. È libero dal cronometro e dagli strumenti di misurazione (o li consulta per pura curiosità). Il runner ha degli obbiettivi. Segue un allenamento specifico. Calcola la propria velocità, i chilometri percorsi, i tempi. Conosce il proprio valore sui 10000 metri. In pratica il jogger per diventare runner deve prefissarsi degli obbiettivi, calcolarsi, ambire a spostare l’asticella delle sue prestazioni sempre più in alto. Mentre il runner che vuole diventare jogger può semplicemente limitare il controllo che ha sulla sua performance e ‘andare a correre’, e basta.
Entrambe le discipline sono salutari, ovviamente. Ma nel runner è molto più probabile vedere effetti sul corpo in tempi brevi, perché l’allenamento è più mirato. Dal punti di vista del benessere psicologico che dà la corsa (più che conclamato) non c’è dubbio che entrambe le modalità siano efficaci, anche se la sfida dei propri limiti che si impone il runner probabilmente aumenta il coefficiente della soddisfazione. In entrambi i casi, sono ottime discipline per tenersi in forma.
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