Carlos Tatay è al centro di un caso spinoso ed eticamente a dir poco discutibile. Il pilota ha denunciato ancora la sua difficile situazione, e stavolta nel mirino delle sue accuse c’è la Federazione internazionale. Tatay circa un anno fa è stato vittima di un grave incidente a Portimão, durante una gara Moto2 del JuniorGP. Incidente che lo ha lasciato in sedia a rotelle e alle prese con una lunga e costosa riabilitazione.
🚨 VUELVE EL CASO TATAY 🚨
— Swinxy (@Swinxy) October 23, 2024
Es indignante lo que le están haciendo a Carlos Tatay.
De verdad que me quedo sin palabras.
Escuchadle en este vídeo, porque es que no hay derecho. pic.twitter.com/PPT2jlDI2v
Il pilota spagnolo è stato costretto a fare causa alla federmoto valenciana, alla quale aderiva, e a quella spagnola che, appellandosi a ragioni formali e burocratiche, si erano rifiutate di pagargli il risarcimento previsto dall’assicurazione.
E ora si è aperto un nuovo capitolo del caso Tatay, perché di fronte alla richiesta di risarcimento alla Fim, al pilota è stato comunicato via mail che non arriverà per “non sussistenza delle condizioni di invalidità“. Questo perché Tatay sta preparando una nuova carriera da pilota di auto, kart e buggy.
MotoGP, Carlos Tatay durissimo con la Fim
Sul suo profilo Instagram il pilota ha riportato, con rabbia e modalità durissime, il proprio pensiero in attesa di risposte dalla Fim. “La Fim mi paga solo se rimango seduto sul divano. Ho ricevuto una mail da questi svergognati. Ho inviato loro tutta la documentazione sulla mia lesione midollare completa, che mi lascia invalido“.
“Ma questi impresentabili, anziché pagare il corrispettivo per un pilota che subisce questo tipo di infortunio, mi hanno scritto che non sono invalido. E hanno condiviso un link con la notizia che faccio e farò dei rally. Ma cosa c’entra con la mia invalidità?”.
“Che testa può pensare una cosa del genere?”, ha rincarato la dose Tatay. “Loro sì che hanno speso i soldi per rifarsi gli uffici, per quello i soldi li tirano fuori… ma le federazioni, valenciana, spagnola e internazionale, senza vergogna, trattano così noi piloti che ci giochiamo la vita. Pensiamo di essere confederati e assicurati, è una schifezza“.
Leggi anche:
- MotoGP, Bastianini: “Io e Pecco avversari, chi pensa il contrario è in malafede”
- MotoGP, le statistiche dopo GP Australia. La Ducati colleziona nuovi record