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Sinner, caso doping. Giacomo Naldi: “Mi dispiace, ma non è solo colpa mia”


Giacomo Naldi, ex massaggiatore di Jannik Sinner, è stato al centro della vicenda Clostebol, per una grave “leggerezza” commessa nell’occasione che ha portato al suo licenziamento. Durante la presentazione del progetto Open Food Factory, Naldi ha condiviso il suo dispiacere e ha dichiarato che la responsabilità dell’accaduto non è interamente sua, nonostante come sia stata percepita in questo modo dal grande pubblico.

La vicenda, come noto, ruota intorno all’uso di una pomata contenente Clostebol, la sostanza proibita che ha dato il via al “caso doping” che ha coinvolto il nostro tennista, e in seguito ha portato alla separazione professionale tra Naldi e Sinner. “Sono dispiaciuto come tutti”, ha detto Naldi, “ma non posso dire altro perché purtroppo non è ancora finita”.

L’ex massaggiatore di Sinner ha poi espresso il desiderio di poter spiegare meglio la situazione in futuro: “Spero di poter raccontare anch’io cosa è successo per dare un quadro generale, perché sembra che sia stata solo colpa mia. Ma non è così, come sa chi ha letto la sentenza”. Nonostante la vicenda, Naldi ha confermato di mantenere buoni rapporti con il tennista numero 1 al mondo.

Sinner, Giacomo Naldi: “Jannik è stato molto gentile”

“È stato molto gentile, mi ha scritto quando è nata mia figlia Letizia. Con tutto il team ho un rapporto cordiale”. Naldi ha detto di aver ricevuto diverse critiche sui social, con messaggi offensivi e accuse ingiuste: “Sui social ho letto brutti messaggi e sono stato insultato. Il racconto di questa storia è passato male”, ha concluso il massaggiatore. Naldi ha sottolineato come chi conosce i dettagli della vicenda, e ha letto la sentenza, sia consapevole della complessità della situazione, sperando che la sua versione possa essere correttamente valutata in futuro.

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