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Inter-Torino 3-2: decide la tripletta di Thuram. Grave infortunio per Zapata

Marcus Thuram

L’Inter, efficace in attacco ma molto distratta in difesa, vince in casa contro un buon Torino, capace di mettere in difficoltà i nerazzurri anche dopo essere rimasto in 10 uomini. La partita, sino a quel momento non entusiasmante, ha avuto la sua prima svolta al 20′ del primo tempo, quando il granata Maripan è stato espulso per un’entrata assassina sulla caviglia di Thuram. Un fallo pericoloso e ingiustificato, anche perché l’azione si stava svolgendo sulla trequarti di campo. Inizialmente l’arbitro Marcenaro aveva optato per un cartellino giallo, ma è stato subito richiamato al Var e dopo aver verificato la dinamica dell’ntervento non ha potuto fare altro che cambiare il colore del cartellino.

Da quel momento l’Inter ha alzato i ritmi di gioco e ha cominciato ad assediare la porta di Milinkovic-Savic, e dopo 5 minuti ha sbloccato la situazione con un colpo di testa di Thuram su cross di Bastoni. 10 minuti dopo il francese ha segnato il suo secondo gol, nuovamente di testa, su assist di Acerbi. Al 26′ un’incredibile distrazione difensiva dei nerazzurri, e in particolare di Bisseck, ha permesso a Duvan Zapata di accorciare le distanze con un bel diagonale sull’uscita di Sommer.

L’Inter inizia il secondo tempo all’attacco e dopo un paio di gol sfiorati da Lautaro, volitivo ma non molto preciso, trova la terza marcatura con un gol rocambolesco ancora di Thuram, che riesce a schiacciare la palla sul terreno dopo una parata non molto sicura di Milinkovic-Savic. Tripletta per l’attaccante francese e il Meazza è in festa. All’84esimo un bruttissimo episodio: Zapata si fa male, purtroppo sembra anche molto seriamente, e dopo una distorsione al ginocchio esce in barella e in lacrime fra gli applausi di tutto lo stadio.

L’Inter si distrae ancora e concede un rigore al Torino per un fallo di Chalanoglu su Masina. Sommer tocca la palla ma il tiro di Vlasic rotola lo stesso in rete. Il Toro ci prova ancora fino alla fine, ma il risultato non cambia. Un’Inter a due facce, che soffre con un uomo in più e pur vincendo non sembra ancora ai suoi migliori livelli.

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