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Italia devastata, fiumi in piena e case distrutte: migliaia di sfollati

Il maltempo si abbatte sull’Italia trasportato dal ciclone Boris e ancora una volta l’Emilia Romagna è alle prese con la terza alluvione nel giro di un anno. Negli ultimi giorno la pioggia è caduta in maniera incessante, provocando frane e inondazioni in diverse zone, e rievocando l’incubo di quanto successo a maggio del 2023, quando persero la vita 15 persone. Le situazioni più critiche si registrano tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena, ma anche a Bologna e Modena dove sono in atto le piene dei fiumi con numerose esondazioni, allagamenti, evacuazioni e blackout elettrici. Tra scuole chiuse e treni sospesi, sono oltre un migliaio i cittadini sfollati.

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Il maltempo colpisce l’Emilia Romagna

La furia del maltempo è da attribuire al ciclone Boris, che sta viaggiando per l’Europa e al momento si è stabilito in Italia, soprattutto tra l’Emilia Romagna e le Marche. Anche per oggi, venerdì 20 settembre, resta in vigore per alcune aree l’allerta rossa, per rischio idraulico e idrogeologico. L’alluvione ha finora causato più di mille sfollati, e due persone risultano disperse a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna: il viceministro dei Trasporti Galeazzo Bignami ha detto di essere stato informato dal capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano che le due persone disperse si trovavano sul tetto di una casa in attesa di essere soccorse, quando il fiume Lamone in piena ha fatto crollare parte dell’edificio. (continua dopo la foto)

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I soccorsi

Nella provincia di Ravenna i soccorritori si spostano su gommoni dove trasportano una donna incinta e la figlia di 10 anni. L’invito diramato era quello di evacuare, ma in molti non sono rimasti nella propria abitazione. “Alle due di notte ci hanno detto che sarebbe arrivata la piena del fiume Lamone, mentre alle 11 del mattino l’acqua doveva calare. Pensavamo che il peggio stesse passando, solo che ha ceduto l’argine e tutto è cambiato, ci siamo trovati il fiume sotto casa. Secondo me qualcosa non ha funzionato nella manutenzione, anche se la forza dell’acqua era impressionante. E poi lungo il percorso ci sono degli alberi caduti che hanno fatto da tappo, un disastro. Ma io resto qui, sto al secondo piano, non mi sposto“, Racconta Mauro Matteucci dal suo balcone con vista mare. Ma cosa aspettarci nelle prossime ore?

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