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La storia e la carriera di Carl Lewis, il Figlio del Vento

Carl Lewis vince medaglia d'oro

Soprannominato “Il Figlio del Vento, Carl Lewis è stato uno degli atleti più importanti e iconici di tutti i tempi. Un simbolo degli anni 80, grazie alla sua eleganza e al suo coraggio nel combattere battaglie per i diritti civili. Frederick Carlton Lewis, detto Carl, è stato un atleta statunitense che ha fatto la storia dell’atletica leggera. Grazie alle sue specialità nella velocità e nel salto in lungo negli anni 80 ha vinto tutto e stabilito record straordinari. Le Olimpiadi di Los Angeles del 1984 hanno consacrato la sua carriera e lo hanno reso per sempre il “Figlio del vento”. Sul suo percorso sportivo si è così espresso dopo il ritiro: “La mia carriera è stata un lungo cammino con tante battaglie. Sono fiero di quanto fatto, di averlo fatto secondo i miei desideri e di aver anche procurato del bene“. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio la storia e la carriera di Carl Lewis. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Lewis
(Foto di Patrick Smith/Getty Images)

La carriera straordinaria

Carl Lewis nasce il giorno 1 luglio 1961 a Birmingham, Alabama. I suoi genitori – William ed Evelyn – sono entrambi atleti e militano nella squadra universitaria della locale Tuskegee. La madre Evelin ha addirittura partecipato alle Olimpiadi nel 1952 a Helsinki, negli 80 metri ad ostacoli. Trasferitasi a Wellingbro, New Jersey, la famiglia fonda un club di atletica leggera ed è proprio lì che Carl approccia l’attività sportiva per la prima volta. A 14 anni diventa il miglior saltatore in lungo dello stato del New Jersey e nel 1980 – all’età di 18 anni si qualifica per la 4×100 Usa. Il sogno però viene rimandato per via della decisione del presidente Jimmy Carter di boicottare i giochi di Mosca.

Nel 1983 Lewis conquista tre medaglie d’oro ai campionati del mondo di Helsinki e da quel momento diventa chiaro che negli USA sarebbe stato lui l’erede di Jesse Owens. L’anno seguente – alle Olimpiadi di Los Angeles – Lewis si conferma e mette a segno il famoso record di quattro medaglie d’oro, che gli consegna anche l’immortale soprannome di “Figlio del vento”. Alle Olimpiadi di Seoul 1988, Lewis affronta il rivale Ben Johnson nella finale dei 100 metri: il suo 9’92 viene clamorosamente battuto dal 9’78 del canadese. Carl riesce comunque a rifarsi nella stessa edizione portando a casa l’oro nel lungo e l’argento nei 200 metri.

E non solo: dopo qualche giorno scoppia lo scandalo doping. Ben Johnson viene squalificato per uso di droghe e a Lewis viene assegnata la medaglia d’oro dei 100 metri. Ai Mondiali di Tokyo del 1991 Lewis – trentenne – scrive il nuovo record del mondo conquistando la medaglia d’oro con il tempo di 9’86. L’anno successivo – ai giochi Olimpici di Barcellona – si aggiudica per la terza volta il titolo nel salto in lungo e conquista un altro oro con la vittoria nella 4×100 USA. L’ultima apparizione olimpica è nel 1996 ad Atlanta, a 35 anni suonati: Lewis riesce a conquistare un clamoroso e inaspettato oro nel salto in lungo. Il bilancio complessivo di Carl Lewis alle Olimpiadi è sensazionale: 9 medaglie d’oro e 1 medaglia d’argento.

Carl Lewis
(Foto di Bongarts/Getty Images)

Quante medaglie d’oro vinse Carl Lewis alle Olimpiadi del 1984?

Le Olimpiadi di Los Angeles 1984 hanno consacrato la carriera e la leggenda di Carl Lewis: quattro medaglie d’oro in una sola edizione. Prima di lui solamente Jesse Owens era riuscito in un’impresa simile. Il primo oro arriva nella finale dei 100 metri: 9”99 e primo posto davanti a Sam Graddy e Ben Johnson. Due giorni dopo la finale del salto in lungo: oro senza storia con un balzo di 8’54 che supera Gary Honey secondo e l’azzurro Giovanni Evangelisti terzo. Poi i 200 metri, in cui Lewis si aggiudica il terzo oro con il tempo di 19”80 davanti ai connazionali Kirk Baptiste e Thomas Jefferson. Il quarto e ultimo oro arriva nella staffetta con Sam Graddy, Ron Brown, Calvin Smith: 37”83 e record del mondo.

Che fine ha fatto Carl Lewis?

La carriera sportiva di Carl Lewis recita a bilancio nove ori ed un argento in quattro edizioni olimpiche. Ai Mondiali invece sono otto gli ori complessivi, un argento ed un bronzo. Nel 1990 Lewis diventa vegano, dimostrando la possibilità di fornire prestazioni sportive a livello agonistico senza il necessario consumo di proteine animali. La sua carriera è stata più volte messa in discussione e attaccata con accuse infondate sull’uso di doping e di droghe, che però non hanno spento la sua leggenda. Nell’aprile del 2011 viene annunciata la sua candidatura in politica con il Partito Democratico per la poltrona di senatore del New Jersey.

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