Nuova scossa di terremoto nel nostro Paese. Nella serata di ieri, 19 febbraio, nella parte occidentale dell’Italia il sisma è stato di magnitudo 3.2. Nonostante la scossa sia stata “leggera”, è stata comunque avvertita dai cittadini che non sono tranquilli data la frequenza con cui si verificano questi terremoti.
Leggi anche: Distrugge casa e minaccia la moglie: poi la terribile reazione con gli agenti di polizia
Leggi anche: Alfio Torrisi, morto in crociera: l’indagine e l’agghiacciante scoperta sul corpo
Terremoto in Italia, dove e quando è successo
Un vero e proprio sciame sismico si sta verificato da ieri nella provincia Emiliana. Diverse scosse hanno fatto tremare la terra nelle colline di Parma. La prima scossa è arrivata alle 19:07 ha avuto magnitudo 3 e profondità di 19km; la seconda delle 19:25 ha avuto magnitudo 3.2 e profondità di 21km. L’epicentro delle scosse è sempre nella zona tra Calestano e Langhirano. Ma nemmeno la notte si è risparmiata: altre scosse di terremoto con epicentro la zona di Felino sono partite dall’1.30 e l’ultima questa mattina intorno alle 6:30 con magnitudo 2.4 nel raggio di sei chilometri da Felino. (continua dopo la foto)
Leggi anche: Tragico incidente, Maurizio muore a 22 anni: chi c’era con lui
Terremoti sull’Appennino
Non cessa di tremare l’Appennino: come è stato detto anche nei giorni scorsi, infatti, la ragione dello sciame sismico è da imputarsi all’Appennino emiliano-romagnolo che “si sta muovendo verso nord-est”, ha spiegato il presidente dell’ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna, Paride Antolini. Il fatto che tutte queste scosse continue si collochino all’incirca nello stesso territorio, è dovuto al fatto che sono eventi sismici che “si posizionano intorno ad una faglia conosciuta: la faglia del Monte Bosso. Si tratta di una faglia inversa, legata a un movimento dell’Appennino verso nord-est”, aveva detto sempre Antolini.