La grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti a una serie di comportamenti scorretti, principalmente eccesso di velocità , guida distratta e pericolosa, mancato rispetto della precedenza o della distanza di sicurezza, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Anche nel corso della giornata di ieri, 29 Ottobre 2023, si è registrata una domenica di sangue sulle strade italiane. Nello specifico, un incidente mortale è avvenuto alle porte di Cagliari. Vediamo nel dettaglio come si sono svolti i fatti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Scontro frontale a Quartu tra un’auto e una moto: i fatti
Un incidente mortale è avvenuto alle porte di Cagliari nella giornata di ieri, 29 Ottobre 2023. Un motociclista di 49 anni ha perso la vita in uno scontro frontale in via Leonardo da Vinci, a Quartu. Come riportato da Leggo, per cause ancora da chiarire, una moto di grossa cilindrata e un’utilitaria si sono scontrate frontalmente nella frazione di Flumini, nella prima parte della litoranea tra Cagliari e Villasimius. L’impatto è stato violento e per il centauro, un 49enne nato a Cagliari, non c’è stato niente da fare. È stata la seconda vittima sulle strade sarde in quella che è stata definita come una domenica di sangue che era cominciata con la morte di 20enne in Ogliastra. (Continua a leggere dopo la foto)
Perché nel nostro Paese avvengono così tanti incidenti mortali sulle strade
Nel nostro Paese si muore di più che in Germania, Regno Unito e Spagna. Le cause principali sono distrazione, mancato rispetto delle norme e velocità eccessiva. E c’è un altro aspetto molto spesso non preso in seria considerazione, ovvero che sulle nostre strade ci sono troppe auto. Stando ai dati di Acea (European automobile manufacturers’ association) in Italia ci sono 666 auto ogni mille abitanti, un dato altissimo che ci vede secondi in Ue alle spalle del Lussemburgo. In Germania, per fare qualche esempio, il numero è di 580, in Francia 570 e in Spagna 532. È un fatto poi che nel nostro Paese il trasporto pubblico abbia sempre fatto fatica ad imporsi, così come sono poco utilizzati mezzi alternativi all’automobile come bici o monopattini (anche per mancanza di infrastrutture).
Immagini di repertorio