Si svolgono oggi gli interrogatori di altri tre degli indagati per lo stupro di Palermo, dove un gruppo di 7 ragazzi ha violentato una ragazza 19enne dopo averla fatta ubriacare. Tra di loro, all’epoca dei fatti un minorenne, che per cercare di sminuire il suo ruolo in quell’orrore ha confessato tutto. Il giovane è stato scarcerato ma la Procura ha fatto ricorso contro la scarcerazione. Per altri tre, invece, è stato confermato l’arresto. (continua)
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Emma Dante, la sua invettiva sui social
La regista teatrale e drammaturga Emma Dante ha pubblicato un’invettiva sui socaial contro gli stupri, in particolare quello avvenuto a Palermo, la sua città. “Sarebbe un grande rimedio, finalmente, evirare il maschio portatore di fallo fallace a scopo sanitario e ascetico. Allora, questo genere di maschi, ripuliti da superflui pezzi di carne, canterebbero al cielo melodie soavi con le loro voci bianche.. A che serve quel coso moscio, quel pezzetto di carne che pesa meno di un etto, quella protuberanza fastidiosa che a volte si mette a destra e a volte a sinistra, quel naso brutto senza narici, quella piccola sporgenza imbarazzante, quell’illusione di centro del bacino, centro del maschio, centro del mondo, quel palloncino che si gonfia con la pompetta della libido e diventa arma tagliente, pugnale penetrante, esaltazione dell’io, pene immondo che insozza la poesia di corpi sublimi fatti di vallate e promontori. Perchè non asportarlo subito quel pungiglione velenoso?“
Ha scritto l’artista e che ha ricevuto centinaia di commenti in rete e anche molte condivisioni del testo. Rivolta agli uomini che commentano la regista aggiunge di aver scritto questo messaggio “per farvi emergere, per farvi indignare… ma la cosa davvero incredibile è che tutti i portatori di fallo si sono indignati, indistintamente, con gli occhi iniettati di sangue, senza leggere in profondità il senso del mio messaggio che era rivolto agli assassini, a quelli che del pene fanno un’arma contro i deboli, donne e bambini. Un mese fa a Palermo una ragazza è stata stuprata da 7 uomini. Io credo che questa ragazza sia stata assassinata anche se resta viva, mentre questi uomini tra qualche mese saranno di nuovo a piede libero col miccio teso!” (continua dopo la foto)
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Orrore di Palermo: le confessioni degli stupratori
“Dovevo andare via, non dovevo restare. Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo». Samuele La Grassa, uno dei sette arrestati a Palermo con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, ha risposto alle domande del gip Marco Gaeta. È il secondo dei tre arrestati lo scorso venerdì che si trova davanti al giudice. “Ho sbagliato a non andarmene“, ha detto al gip. Il ragazzo sarebbe quello che, insieme ad Angelo Flores, ha filmato tutto con il cellulare. Si trovava alla Vucciria e anche lui ha ribadito di non avere mai conosciuto la ragazza prima di quella sera. Davanti al gip ha detto di non avere compreso di essere finito per errore in una vicenda orribile. (continua dopo la foto)
Christian Maronia, invece ha detto: “Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente. “Mi sono rovinato la vita. Mi era stato detto che la giovane era d’accordo. Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l’avevo mai vista prima“, ha detto in lacrime davanti al GIP. Nel corso dell’interrogatorio è emerso anche che Angelo Flores avrebbe mostrato un video: “Si vedeva che lei sarebbe stata disposta a questa esperienza – aggiunge – Ad organizzare tutto è stato Flores“. In queste ultime ore su tik tok è stato aperto un profilo su Christian Maronia dove sono stati pubblicati sei video: “Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata, ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici“. E ancora “Non ero in me quando è successo“, sono alcune delle frasi pubblicate nei video comparsi sul social. I video erano già stati confezionati dal diciannovenne che imita nelle posture i cantanti neomelodici e sono ripresi in casa, dal barbiere o in discoteca. In uno pubblicato con l’hashtag #freechristian, chi condivide scrive: “Con che coraggio la gente insulta gli innocenti“