Il testamento di Silvio Berlusconi, ex premier italiano, è attualmente custodito presso lo Studio RLCD di Milano, sotto la supervisione del notaio Arrigo Roveda. Questo importante documento contiene le ultime volontà dell’ex leader politico riguardo alla destinazione del 33% del suo patrimonio. Secondo la legge italiana, tale regola si applica a coloro che non hanno un coniuge ma hanno più figli. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la liquidità totale prevista ammonta a circa 1,3 miliardi dei 4 miliardi totali, calcolati sulla base di partecipazioni azionarie e immobili. Va sottolineato che opere d’arte e beni non registrati non sono inclusi in questa valutazione.
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Il testamento di Silvio Berlusconi
Recentemente sono state apportate delle modifiche alle disposizioni testamentarie. In particolare, è stata aggiunta la destinazione di una somma di denaro per Marta Fascina, donna che l’ex premier chiamava affettuosamente “moglie”. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l’ultima modifica del testamento è stata effettuata prima dell’ultimo ricovero di Berlusconi presso il San Raffaele di Milano. Questa variazione testimonia l’attenzione dell’ex Cavaliere verso la sua compagna. Inoltre, le ultime volontà di Berlusconi riguardano la distribuzione del 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava ai suoi figli. Queste società rappresentano un punto cruciale nel controllo del gruppo Mediaset. I figli Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio, riceveranno una quota del 16% ciascuno. Gli altri tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi, avuti dall’unione con Veronica Lario, otterranno il 46% rimanente, garantendo così la maggioranza relativa nel controllo del gruppo. Tale suddivisione ha lo scopo di preservare l’unità e l’equilibrio tra i membri della famiglia, prevenendo possibili dispute sul futuro del gruppo Mediaset.
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Le percentuali
Si è anche ipotizzato che Silvio Berlusconi abbia preso esempio dai meccanismi di stabilità adottati da Leonardo Del Vecchio nella sua holding Delfin. Infatti, Berlusconi ha stabilito che le decisioni straordinarie richiederanno una maggioranza qualificata dell’85%. Questo significa che qualsiasi potenziale acquirente dovrà ottenere il consenso di tutti i figli prima di procedere con l’acquisizione. Un’altra possibilità è che l’ex premier abbia fissato un quorum elevato per le decisioni strategiche, mirando a evitare possibili conflitti familiari. È importante sottolineare che la partecipazione di Berlusconi in Fininvest non è diretta, ma avviene attraverso quattro holding (H1, H2, H3 e H8). Inoltre, è stata costituita una società semplice denominata “Forza 5”, in riferimento al numero dei figli, sebbene al momento sembra possedere solo una barca. Nel corso degli anni, sono state eliminate le fiduciarie che offuscavano la proprietà, mentre nel 2022 la Holding Italiana 14 è stata divisa in due, trasferendo una parte consistente del patrimonio in un’altra società. In questa maniera, si è cercato di mantenere un’organizzazione pulita del patrimonio.
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Testamento di Berlusconi per Marta
Nel frattempo, Marta Fascina, la compagna di Berlusconi, ha mantenuto un profilo di silenzio. Dal agosto 2020, quando è diventata ufficialmente la sua compagna, ha evitato di rilasciare dichiarazioni pubbliche. Marta Fascina è nata a Melito Porto Salvo, in Calabria, nel 1990, ma è cresciuta a Portici. Dopo essersi laureata in Lettere, ha lavorato nell’Ufficio stampa del Milan, come testimonia ancora il suo profilo Instagram. Nel 2018 è stata eletta alla Camera dei Deputati, entrando a far parte della commissione Difesa. Nel marzo dell’anno scorso, Berlusconi e Fascina hanno celebrato una cerimonia, definita “non matrimonio”, nella piccola cappella di Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, alla presenza delle rispettive famiglie. Fascina ha smentito le voci riguardanti il suo presunto interesse ad appropriarsi del logo del partito e di volere posizioni di comando per Tullio Ferrante, suo ex compagno di scuola. Tuttavia, è emersa la possibilità di una candidatura alle elezioni europee per suo padre, Orazio.