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La Lazio si vendica del Milan: la decide Zaccagni, Sarri vola ai quarti

Una serata fredda e ventosa all’Olimpico ha fatto da cornice a una partita di Coppa Italia più tattica che spettacolare. Lazio e Milan si sono rincorse per 79 minuti, costruendo poche occasioni. Alla fine, a decidere è stato un colpo di testa di Zaccagni su angolo di Nuno Tavares, che ha regalato ai biancocelesti la qualificazione ai quarti di finale, dove affronteranno il Bologna a febbraio.

Il gol di Zaccagni arriva in modo semplice ma efficace: corner dalla destra, reazione tardiva di De Winter e testa puntuale del centrocampista della Lazio. Il resto della gara ha visto entrambe le squadre faticare a sviluppare gioco fluido. Il Milan, pur provando a costruire, non è riuscito quasi mai a servire i suoi attaccanti Leao e Loftus-Cheek, mentre la Lazio ha saputo sfruttare al meglio l’occasione che le si è presentata. (continua dopo la foto)

La prima chance per il Milan arriva con Leao a metà secondo tempo: liberato da un lancio mancino di Ardon Jashari, Estupinian serve un pallone perfetto , ma il sinistro del portoghese da pochi passi termina altissimo.

Al 90’, Pulisic gira in porta un cross di Bartesaghi, ma è bravo Mandas a respingere in angolo. Nel primo tempo erano arrivate poche altre occasioni: Basic calcia fuori da buona posizione, Castellanos si vede respingere un bel tiro da Maignan e lo stesso portiere rossonero salva su un tiro al volo di Isaksen.

Nel secondo tempo, Allegri prova a cambiare assetto, spostando Loftus-Cheek esterno destro e inserendo Modric e Pulisic, ma la squadra fatica a creare pericoli concreti. Gli errori individuali e la mancanza di ritmo impediscono ai rossoneri di fare la differenza, e l’errore di Leao viene punito dal classico schema: gol sbagliato, gol subito. (continua dopo la foto)

La Lazio vola ai quarti, mentre il Milan perde la prima partita dopo tre mesi e mezzo, salutando uno dei due obiettivi stagionali. Resta il campionato, con i rossoneri, chiamati a reagire dopo una serata da dimenticare. La Coppa Italia conferma, ancora una volta, quanto spesso a decidere siano dettagli minimi: un angolo, un colpo di testa e un errore, capaci di ribaltare le sorti di una gara.

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