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La resurrezione di Pellegri: dopo tante sofferenze, un gol che dà speranza

Pietro Pellegri ha atteso 362 giorni per tornare a esultare. Un anno intero segnato da ostacoli, solitudine, fisioterapia e notti di dubbi e di speranze. L’8 dicembre 2024, in Verona-Empoli, era crollato sul ginocchio sinistro: crociato rotto, stagione finita, futuro sospeso. Adesso quel percorso tortuoso si è chiuso con un gol che vale moltissimo.

Contro l’Avellino l’attaccante dell’Empoli ha firmato il 3-0: “Sono contento, ho vissuto un periodo difficile dopo l’infortunio. Ho lavorato tanto per tornare, questo risultato è un premio per i sacrifici”. Poi la dedica: “Alla mia compagna e a mia figlia. È la prima rete che segno da quando è nata”.

La rete interrompe un digiuno che durava dal 25 novembre dello scorso anno, quando aveva segnato all’Udinese. È anche il suo primo gol in Serie B, un dettaglio che dà la misura del nuovo capitolo che sta provando a costruire.

Pellegri ora vuole lasciarsi alle spalle i continui stop fisici. L’Empoli è ottavo con 17 punti e Dionisi conta anche sulla sua esperienza per restare nella zona playoff. Rientrato a disposizione a inizio ottobre, il classe 2001 vuole convincere l’allenatore a dargli spazio, magari tornando a essere un titolare stabile.

La sua carriera è stata una corsa ad alta velocità seguita da frenate dolorose. Cresciuto nel Genoa, Juric lo fece debuttare in Serie A a soli 15 anni, il 22 dicembre 2016. Preziosi, allora presidente rossoblù, spinse perfino un paragone enorme, definendolo “il nuovo Messi”.

In quel periodo l’Europa parlava di lui: prima dei 16 anni aveva segnato una doppietta alla Lazio e la Juventus provava a prenderlo. A spuntarla fu il Monaco, che nel 2018 investì 25 milioni sul suo talento. Doveva essere l’inizio della consacrazione.

Pellegri, una stella spenta dagli infortuni

Gli infortuni, invece, gli hanno tolto quasi tutto. La pubalgia lo ha fermato per mesi, poi sono arrivati altri stop: appena tre presenze nel 18/19, nessuna nel 19/20. Dopo un lento ritorno al calcio vero, una nuova chance al Milan nel 2021, quindi il Torino con Juric, che gli ha ridato centralità: 55 partite, 6 gol, e la scelta granata di acquistarlo a titolo definitivo.

A Empoli è al secondo anno di prestito. L’ennesimo infortunio lo aveva bloccato ancora. Ma oggi la strada sembra di nuovo aperta: gol, dedica speciale, e soprattutto un’iniezione di fiducia. Pellegri è tornato. E questa volta vuole restarci.

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