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Italia, i retroscena del discorso di Gattuso alla squadra: “Dovete rendervi conto…”

L’Italia si prepara ai playoff per i Mondiali 2026 e Gennaro Gattuso ha scelto di affrontare la squadra con parole dirette negli spogliatoi di San Siro dopo il terribile secondo tempo disputato con la Norvegia. Le ultime, brutte prestazioni hanno spinto il Ct a cercare di trasmettere alcuni concetti forti alla squadra, senza cercare alibi.

Siamo forti. Siete forti. Volete convincervi di questo?”, ha detto, sottolineando come i dati atletici siano positivi, ma la tenuta psicologica resti un punto critico. Il tecnico ha spiegato che, nonostante i valori fisici siano ottimi, la squadra gioca spesso “con la paura addosso di prendere gol e non riuscire più a recuperare”. (Continua dopo la foto)

Una contraddizione evidente rispetto alla condizione dei giocatori: “Il GPS non mente, siamo allenati, in gran forma, possiamo correre. Ma mentalmente dobbiamo crescere”. Gattuso ha ricordato i momenti di difficoltà contro Israele, quando l’Italia si è fatta rimontare da 4-2 in pochi minuti, o in Estonia, dove dopo un gol subito sul 3-0 la squadra ha perso equilibri e sicurezza. Peggio ancora con la Norvegia, dopo l’1-1 di Nusa, con errori e distrazioni che hanno portato alla disfatta.

“Dovete crederci”, ha continuato Gattuso. “Se subiamo un gol, c’è tutto il tempo per recuperare”. Il ct ha sottolineato che le dodici rivali dei playoff non sono big e non sono più forti dell’Italia. “Ma dobbiamo crederci”, ha ribadito, spiegando che il lavoro sulla testa deve precedere quello sulle gambe. L’obiettivo è trasformare la squadra in una formazione consapevole della propria forza, pronta ad affrontare le sfide senza timori e indecisioni.

La gestione dei singoli è centrale: il rientro di Federico Chiesa potrebbe aiutare, ma il ct non vuole forzare i tempi. “Quando Chiesa si sentirà pronto, rientrerà. Forzare adesso sarebbe controproducente per il discorso del credere in noi stessi”.

Intanto, gli esterni disponibili (Cambiaso, Dimarco, Udogie e Spinazzola) saranno fondamentali sia nel 3-5-2 sia nel 4-4-2, e dovranno garantire equilibrio tattico e copertura difensiva. Una possibile alternativa è il 4-1-3-2, con Locatelli davanti alla difesa, Tonali che si accentra a sinistra per far avanzare Dimarco, Politano largo a destra per favorire l’ingresso di Cambiaso e Barella al centro come punto di equilibrio. (continua dopo la foto)

Oltre alla tattica, Gattuso deve fare i conti con la scarsità di alternative di livello. La crescita di Zaniolo farebbe ben sperare, ma il Ct per ora non sembra considerarlo una risorsa da utilizzare, o perlomeno non subito. Eppure è uno dei pochi in grado di saltare l’uomo, caratteristica che agli azzurri servirebbe come il pane.

“Zaniolo non è più l’esterno di prima dell’infortunio ma una seconda punta centrale, deve integrarsi meglio nel gruppo”, ha spiegato Gattuso. In realtà, il giocatore nell’Udinese si è disimpegnato in diversi ruoli, fra i quali il principale è probabilmente quello di incursore schierato dietro le punte. Ma il Ct della Nazionale sembra avere idee diverse.

Lo staff spera anche che l’esperienza in Premier League di giovani come Kayode, Coppola e Udogie possa far aumentare le alternative disponibili. Non ci sono fenomeni pronti, ma il Ct nutre grandi speranze: “Se ci credono i giocatori, possiamo fare qualcosa di importante”.

Dunque, secondo Gattuso i playoff di Marzo e la sfida sarà ancora prima di convinzione nei propri mezzi che tecnica o tattica. “Non illudiamoci di essere Spagna o Francia“, ha concluso Gattuso”, al Mondiale, se ci qualificheremo, andremo da outsider. Ma possiamo e dobbiamo farlo con la consapevolezza della nostra forza”.

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