Rino Gattuso dopo la partita è una maschera di frustrazione, dispiacere, rammarico. L’1-4 incassato a San Siro contro la Norvegia fa malissimo e il Ct azzurro non lo nasconde e parla di “risultato pesante”, poi si rivolge direttamente ai tifosi con un mea culpa a tutto campo, dopo una gara che complica la strada verso i playoff di marzo non dal punto di vista dei punteggi, ma sicuramente nel morale.
Gattuso: "Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. E' un risultato pesante, peccato perché nel primo tempo siamo stati squadra vera. Secondo tempo al di sotto del primo tempo. Ci lecchiamo le ferite, complimenti a loro e scusa per i 4 gol che abbiamo preso. Ma dobbiamo ripartire dal… pic.twitter.com/l4Hm9TPbHb
— Daniele Mari (@marifcinter) November 16, 2025
Nel primo tempo l’Italia aveva mostrato un volto più compatto, capace di reggere l’urto e costruire gioco con ordine. Ma nella ripresa la squadra si è sciolta, lasciando campo agli avversari. E in molti oggi si chiedono se siamo proprio così scarsi individualmente se non ci siano anche altri generi di problemi.
Perché a molti osservatori sembra che questa squadra possieda individualità di buon livello, anche se ci sono alcuni ruoli che sembrano meno coperti: la fascia destra, il regista, il trequartista. Davanti però Retegui e Kean con la continua crescita di Pio Esposito garantiscono un reparto competitivo, a sinistra Dimarco è tornato ai livelli migliori, Tonali e Barella sono una mediana di tutto rispetto. (continua dopo la foto)

Il mistero più grande è in difesa: Donnarumma, Bastoni, Buongiorno, Calafiori, Mancini e gli altri non sono certo inferiori a tanti altri reparti difensivi in Europa. Eppure ogni partita è un disastro, e sul motivo di questa incapacità di essere solidi in difesa bisognerà partire se non si vuole saltare il terzo Mondiale di fila. E Gattuso deve rifletterci bene, perché a mancanza di equilibrio in campo è anche per responsabilità sua.
“Voglio chiedere scusa ai nostri tifosi, 4-1 è un risultato pesante. Peccato dopo un primo tempo molto buono, da squadra vera” ha detto Gattuso ai microfoni di Rai Sport, sottolineando come l’approccio iniziale fosse stato all’altezza. Un intervento sospeso fra il desiderio di difendere ancora una volta i suoi nonostante tutto, e la consapevolezza che dopo una sconfitta simile in casa non ci si può nascondere dietro a un dito.
Il Ct è un uomo di valori ed è sincero, per cui questa volta non può nascondere la sua delusione, dietro la quale traspare una preoccupazione per i prossimi play off che è condivisa da tifosi e addetti ai lavori.
A cambiare tutto, secondo il ct, è stato il primo tiro in porta dei norvegesi nella ripresa: “La partita è cambiata lì e ci siamo impauriti“. Un’ammissione che fotografa una squadra fragile e incapace di mantenere le distanze, che appena gli avversari sono cresciuti ha perso l’intensità mostrata nella prima frazione e alla fine si è lasciata umiliare. (continua dopo la foto)

Il ct azzurro non cerca alibi: “È troppo facile parlare di chi mancava. Chi era in campo ha dato tutto“. Ma l’analisi resta negativa: concedere campo alla Norvegia è stato un errore letale. “Nel primo tempo non l’abbiamo fatto, nel secondo sì” ha ribadito, spiegando come proprio quella sia stata la chiave del crollo.
A marzo arriveranno i playoff, ultima possibilità per non mancare il terzo Mondiale consecutivo. “Il tempo è poco, dobbiamo lavorare sulle nostre fragilità. Vogliamo giocarci la semifinale, passare e andare al Mondiale”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport.
Poi, ancora una volta, le scuse ai tifosi: “Perdere 4-1 a San Siro non è mai bello. Speriamo di riuscire a migliorare gli aspetti in cui oggi abbiamo fatto fatica”. Un messaggio che chiude una serata complicata, da cui ripartire aggrappandosi agli unici segnali positivi: quelli dei primi 45 minuti e le prestazioni di Dimarco e di Pio Esposito. Troppo poco, come è poco il tempo per rimediare.
Leggi anche:
- Conte, la settimana più dura: torna dopo la bufera, ma il Napoli è decimato
- Gattuso, altri guai: un titolare costretto a dare forfait, chi giocherà al suo posto