La Juventus non può più sbagliare. Dopo quattro giornate del maxi girone di Champions League, la squadra di Luciano Spalletti ha raccolto appena tre punti, un bottino troppo magro per chi punta ai playoff. Certo, le maggiori responsabilità pesano sulla gestione di Igor Tudor, ma ormai il compito di trovare una soluzione è sulle spalle dell’ex Ct azzurro.
Perché la #Juve può essere ottimista (con Spalletti), nonostante la classifica di Champions https://t.co/HaQLnRwD68
— Massimiliano Nerozzi (@MaxNerozzi) November 5, 2025
Al momento i bianconeri sono ventitreesimi in classifica, sul limite della zona qualificazione, ma con ogni probabilità scivoleranno ancora più indietro al termine della 4ª giornata. I margini d’errore, insomma, sono azzerati: per accedere agli spareggi serviranno almeno 8 o 9 punti nelle prossime quattro partite.
Il primo bivio arriverà il 25 novembre in Norvegia, contro il Bodo/Glimt. I gialloneri, fermi a 2 punti, sono diretti concorrenti e rappresentano un ostacolo difficile da affrontare fuori casa. Il match si giocherà su un campo sintetico, con temperature rigidissime, davanti a un pubblico che rende l’Aspmyra Stadion una fortezza: 29 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte in 39 partite europee nelle ultime quattro stagioni. L’ultima, però, è arrivata ieri contro il Monaco, un segnale che fa sperare Spalletti e i suoi.
Una vittoria in Norvegia darebbe slancio ai bianconeri in vista del secondo appuntamento, il 10 dicembre allo Stadium, contro il Pafos. I ciprioti saranno un avversario da battere con una prestazione convincente, anche perché rappresentano l’ultima gara “abbordabile” prima dei match più difficili. (continua dopo la foto)

Con sei punti in tasca, la Juve avrebbe la chance di blindare la qualificazione il 21 gennaio contro il Benfica di Mourinho, in crisi profonda con tre sconfitte in tre gare. I portoghesi affronteranno nel frattempo Bayer Leverkusen, Ajax e Napoli, rischiando di arrivare a Torino già fuori dai giochi. Ma potrebbero anche arrivare con il dente avvelenato se riusciranno a fare almeno 6 punti prima.
Juventus, servono almeno 8-9 punti
Se invece la qualificazione dovesse decidersi all’ultima giornata, i bianconeri dovranno giocarsi il tutto per tutto al Louis II contro il Monaco, oggi a quota 5 punti e ancora in piena corsa. Guardando ai dati della scorsa stagione, con 11 punti e una buona differenza reti si entra quasi sempre nei playoff, mentre con 12 la qualificazione è certa.
L’accesso diretto agli ottavi, invece, è ormai fuori portata: un anno fa servivano 16 punti, traguardo oggi irraggiungibile. La buona notizia è che il tempo per raddrizzare la rotta c’è ancora. Ma per la Juventus i bonus sono finiti. Da ora in poi, ogni partita sarà una finale.
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