
La possibilità che Milan–Como si giochi a Perth, in Australia, resta avvolta nell’incertezza, tra polemiche crescenti e pressioni esterne sugli organi di governo del calcio. L’incontro extra-continentale, previsto tra tre mesi e mezzo, continua a far discutere e a sollevare dubbi sull’effettiva sede di svolgimento della partita.
Pressioni sulla Confederazione Asiatica del Calcio: Milan-Como a Perth a forte rischiohttps://t.co/2RWt17fvrf
— MilanNews.it (@MilanNewsit) October 23, 2025
Max Allegri, alla vigilia della sfida contro il Pisa, ha affrontato la questione con il pragmatismo che lo contraddistingue: “Se si giocherà in Italia meglio, altrimenti ci organizzeremo per andare in Australia a disputare un incontro importante“. Parole semplici ma che evidenziano quanto la vicenda sia diventata di stretta attualità, soprattutto dopo la decisione della Liga di annullare Villarreal-Barcellona a Miami.
La UEFA ha già espresso parere favorevole, sottolineando che si tratta di un’eccezione, ma l’ultima parola spetta ancora a FIFA, Federcalcio australiana e AFC, la Confederazione asiatica del calcio. La posizione di Infantino è chiara: “Il tema delle gare dei campionati all’estero va regolato, perché la deregulation non aiuta nessuno. Serve un sistema regolamentato che tenga conto degli interessi di tutti”.
Secondo quanto riportato da The Guardian, la AFC starebbe subendo forti pressioni esterne per non autorizzare la partita, generando “seri dubbi” sul fatto che Milan e Como si affrontino a Perth invece che in Italia. La probabilità che la Serie A giochi una partita a 8.500 miglia da casa starebbe dunque diminuendo. La FIFA, inoltre, ha già chiarito che il suo verdetto arriverà solo dopo la decisione della AFC, che si trova col classico cerino in mano.
La vicenda ha già provocato reazioni nel mondo del calcio. In Spagna, i giocatori della Liga hanno osservato i primi 15 secondi di gioco in segno di protesta contro le trasferte extra-continentali, sottolineando il conflitto tra interessi economici e esigenze sportive.
In Italia, Rabiot ha definito l’iniziativa “completamente folle”, mentre Maignan ha sottolineato che si pensa troppo all’aspetto finanziario a discapito degli obiettivi sportivi. La replica piccata dell’ad della Lega, De Siervo, ha sottolineato (un po’ a sproposito) gli stipendi dei giocatori.
Nonostante le polemiche e l’incertezza crescente, la Lega Serie A non sembra intenzionata a fare passi indietro come accaduto in Spagna, confermando la linea di attesa dei responsi degli organi deputati a decidere e promettendo di prenderne atto. La partita tra Milan e Como resta così una questione aperta, sospesa tra logistica, regolamenti e pressioni politiche e sportive.
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