
“Non vi fidate…”. Garlasco, l’annuncio di Bruzzone scuote il caso – A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione pubblica e giudiziaria. Le nuove accuse di concorso in omicidio rivolte ad Andrea Sempio, già amico della vittima, e le dichiarazioni di un testimone che mettono in discussione uno degli alibi principali, alimentano nuovamente il dibattito su una delle vicende di cronaca più complesse d’Italia.

Il nodo dell’alibi e le dichiarazioni del testimone
La difesa di Sempio ha sempre sostenuto che il giovane, nella mattina del 13 agosto 2007, si trovasse a Vigevano, come dimostrerebbe uno scontrino del parcheggio di piazza Sant’Ambrogio, emesso alle 10:18. Tuttavia, secondo le recenti indagini, questa certezza sarebbe stata smentita da un testimone che ha affermato di avere informazioni dirette sull’effettiva emissione del biglietto, sollevando dubbi sulla presenza effettiva di Sempio lontano da Garlasco nelle ore dell’omicidio.

Il parere di Roberta Bruzzone: analisi tecnica sugli elementi a carico di Sempio
Intervenendo ad una trasmissione radiofonica, la criminologa Roberta Bruzzone ha fornito un’analisi dettagliata sulla posizione di Andrea Sempio nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi. Secondo Bruzzone, “non esistono elementi oggettivi e inconfutabili in grado di coinvolgere Sempio” nel delitto. La criminologa ha sottolineato che la vicenda è caratterizzata da un insieme di “voci e supposizioni prive di riscontro concreto”, ribadendo la necessità di basare ogni accertamento su dati scientifici e non su ipotesi.
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