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Allerta massima in Italia, la decisione delle autorità: cosa succede nelle prossime ore

Un evento sportivo che, invece di unire, rischia di accendere nuove tensioni. Nelle prossime ore l’Italia vivrà momenti di grande apprensione: le autorità hanno alzato al massimo il livello di sicurezza su tutto il territorio nazionale, in vista di una partita che sta già facendo discutere. Mentre i riflettori sono puntati sul campo, fuori dagli stadi monta la tensione.

Militari italiani schierati per garantire la sicurezza in occasione della partita Italia-Israele a Udine.

Allerta nazionale e misure straordinarie a Udine

Il match di qualificazione ai Mondiali 2026 tra Italia e Israele, in programma a Udine, è diventato una questione di ordine pubblico.
Nonostante la recente firma dell’accordo di pace tra Hamas e Tel Aviv, il clima resta teso: le forze dell’ordine temono il rischio di manifestazioni e scontri collegati al contesto politico e simbolico dell’evento.

Il Ministero dell’Interno ha disposto l’invio di reparti speciali di rinforzo nella città friulana, mentre il Comitato per l’ordine pubblico ha attivato un piano di sicurezza senza precedenti.
Prevista anche la presenza di unità cinofile, artificieri, polizia scientifica e mezzi antisommossa.

Udine blindata: zona rossa e controlli serrati

Intorno allo stadio Friuli–Dacia Arena è stata istituita una zona rossa con accessi controllati e barriere di sicurezza. Tutte le vie di ingresso saranno presidiate da carabinieri e polizia, mentre la delegazione israeliana verrà scortata in ogni spostamento, dall’aeroporto fino all’hotel.

Le autorità hanno inoltre disposto la rimozione di strutture temporanee e chioschi nell’area limitrofa allo stadio per facilitare i controlli e garantire vie di fuga libere.
A preoccupare maggiormente sono i 10mila manifestanti attesi in città, in gran parte aderenti ai movimenti filo-palestinesi, che hanno annunciato una grande marcia di protesta in concomitanza con la partita.

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