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LBA 2025/26, i nostri Power Ranking pre-campionato

La stagione LBA 2025/26 è alle porte e, come ogni anno, è tempo di stilare i Power Ranking pre-campionato: la nostra fotografia delle squadre più forti del momento, basata su mercato, rendimento nelle amichevoli estive e potenziale complessivo dei roster. Un esercizio che mescola numeri e sensazioni, perché tra colpi da Eurolega, progetti giovani e nuove ambizioni, la Serie A si prepara a vivere un’annata di altissimo livello. In vetta, come da tradizione, restano Olimpia Milano e Virtus Bologna, ancora le due corazzate da battere: profondità, talento e obiettivi europei le tengono un passo avanti a tutti. Subito dietro sale la Reyer Venezia, che con il mix di esperienza e nuovi innesti si candida a terzo incomodo. Al quarto posto, una Brescia quasi intatta rispetto alla scorsa stagione, pronta a confermarsi élite. Chiude la top-5 la Derthona Basket, sorpresa consolidata, capace di unire identità e continuità tecnica. Da lì in giù, però, il margine si assottiglia: tra outsider ambiziose e neopromosse pronte a stupire, il nuovo campionato si annuncia come uno dei più equilibrati degli ultimi anni. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Saliou Niang in campo
(Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

Olimpia Milano

L’Olimpia Milano entra nella stagione 2025/26 con un roster profondamente rinnovato e un obiettivo chiaro: tornare a dominare la LBA. Dopo un’annata deludente, la dirigenza ha rivoluzionato la squadra puntando su innesti di alto profilo e su una profondità di rotazioni che nessun’altra formazione italiana può vantare. L’uscita di Nikola Mirotic è un colpo duro, ma gli arrivi di Lorenzo Brown, Marko Guduric e Vlatko Čančar hanno portato nuova energia e ambizione. Il playmaker spagnolo è chiamato a essere la stella del progetto, capace di dare ritmo e leadership, mentre Guduric aggiunge esperienza e solidità nei momenti chiave.

Sotto canestro, Messina può contare su una batteria di lunghi impressionante: Zach LeDay, Devin Booker, Josh Nebo, Bryant Dunston, Ousmane Diop e il neoarrivato Leonardo Totè. Forza fisica, verticalità e intercambiabilità saranno le chiavi per imporsi anche contro le rivali più strutturate. Tra gli esterni spiccano Shavon Shields, punto di riferimento offensivo, e Armoni Brooks, rivelazione dello scorso anno, insieme ai duttili Bolmaro, Tonut e Flaccadori. Con un roster extralarge e grande varietà tattica, l’Olimpia parte come favorita assoluta per la vittoria del titolo. La profondità e l’esperienza restano armi decisive, ma per vincere serviranno gestione e chimica di squadra.

Olimpia Milano Ettore Messina

Virtus Bologna

La Virtus Bologna si presenta ai nastri di partenza della stagione 2025/26 con un volto completamente nuovo. Dopo la fine di un ciclo vincente, la società ha scelto di aprirne un altro puntando su giocatori più giovani, dinamici e motivati. Gli addii di Shengelia, Cordinier e Zizic hanno lasciato un vuoto importante, ma il mercato ha portato in dote nomi di grande interesse. Su tutti Carsen Edwards, capocannoniere dell’ultima stagione europea, chiamato a guidare l’attacco con il suo talento offensivo. Al suo fianco Luca Vildoza, giocatore elegante e tecnico, desideroso di rilancio dopo anni altalenanti. Nel reparto lunghi spicca Alen Smailagic, lungo moderno capace di colpire anche dal perimetro, mentre Derrick Alston Jr. e Karim Jallow aggiungono atletismo e versatilità sulle ali.

Da seguire con attenzione anche Aliou Diarra, uno dei prospetti più interessanti del basket africano, pronto a crescere sotto la guida di Dusko Ivanovic. La base italiana resta solida: Daniel Hackett eredita la fascia di capitano da Belinelli, Pajola conferma la sua leadership difensiva, mentre Niang e Diouf sono attesi alla definitiva consacrazione. Alle loro spalle Morgan, Taylor, Akele e Canka completano un roster profondo e ricco di soluzioni per il campionato. Meno esperta rispetto al passato, questa Virtus promette però più energia e fame: un gruppo da costruire, ma con margini di crescita enormi e tutto il potenziale per restare protagonista ai vertici della LBA.

Reyer Venezia

La Reyer Venezia si presenta ai nastri di partenza della stagione 2025/26 con un progetto ambizioso e profondamente rinnovato. Dopo un’estate di grande attività sul mercato, la squadra di coach Neven Spahija ha ridefinito la propria identità puntando su giocatori versatili e atletici, capaci di garantire fisicità e ritmo su entrambi i lati del campo. Gli arrivi di Ky Bowman e RJ Cole offrono nuove soluzioni nel reparto esterni, con creatività, punti e dinamismo, mentre l’ex NBA Denzel Valentine promette talento e imprevedibilità offensiva.

A completare un backcourt solido e italiano ci sono Leonardo Candi e Giovanni De Nicolao, sinonimo di affidabilità e letture intelligenti. Sotto canestro, il colpo Chris Horton porta verticalità e intensità, affiancando i confermati Tessitori e Wiltjer. Il presidente Federico Casarin, al decimo anno di guida del club, ha ribadito la solidità del progetto e l’obiettivo di competere su più fronti, consapevole dell’aumento del livello generale della LBA. Dopo un ciclo altalenante, la Reyer mira a ritrovare continuità e ambizione: il traguardo è tornare tra le prime forze del campionato e spingersi in profondità in Eurocup, affidandosi all’esperienza di un roster da oltre 1.400 presenze complessive tra Serie A e coppe.

Spahija
(Foto door Roberto Tommasini/NurPhoto via Getty Images)

Germani Brescia

Dopo una stagione da sogno chiusa con la finale Scudetto, la Germani Brescia riparte senza stravolgimenti, puntando sulla continuità tecnica e sulla solidità del gruppo che l’ha resa una delle grandi protagoniste della LBA. Il ritorno di CJ Massinburg, già ben conosciuto e amatissimo dal pubblico del PalaLeonessa, è il colpo simbolo dell’estate: giocatore completo, pericoloso dall’arco e prezioso anche in costruzione, prende il posto di Chris Dowe garantendo equilibrio e qualità. Il rinnovo di Maurice Ndour conferma invece la volontà di mantenere una base di esperienza e leadership, affiancata da elementi in crescita come Jason Burnell. In panchina, la promozione di Matteo Cotelli a head coach dopo l’addio di Peppe Poeta rappresenta un passaggio naturale, premiando la competenza e la conoscenza interna del progetto.

Il mercato, sobrio ma mirato, ha aggiunto Mattia Santinon e Andrea Doneda, due giovani di prospettiva inseriti in un sistema rodato. Brescia si prepara così a un’altra stagione da protagonista, con l’obiettivo di restare stabilmente ai vertici e provare a riportare un trofeo in città. Playoff, Coppa Italia e la voglia di confermarsi nell’élite del basket italiano: la Germani ha l’entusiasmo e la mentalità giusta per continuare a stupire.

Germani Brescia

Derthona Basket

Il Derthona Basket 2025/26 si presenta ai nastri di partenza con un progetto tecnico rinnovato ma sempre ambizioso. Dopo le importanti uscite di Candi, Severini e Weems, la società piemontese ha rivoluzionato il roster con innesti mirati e un nuovo allenatore, Mario Fioretti, storico assistente di Messina all’Olimpia Milano. In cabina di regia arriva Ezra Manjon, playmaker rapido e aggressivo da Ludwigsburg, affiancato da Prentiss Hubb, combo-guard americana con punti e leadership nelle mani.

Dalla Serie A italiana ecco Andrea Pecchia, garanzia di solidità, mentre sotto canestro il polacco Dominic Olejniczak promette presenza fisica e sostanza. Perso Zukauskas per problemi fisici, il club è ancora alla ricerca di un’ala forte per completare il roster. Il nuovo corso di Tortona punta su intensità, difesa e continuità, con la Cittadella dello Sport come base di un progetto strutturato e moderno. L’obiettivo è chiaro: centrare Coppa Italia e playoff, consolidandosi come una delle realtà più solide e combattive della Serie A. In un campionato sempre più equilibrato, il Derthona vuole confermarsi come la mina vagante capace di sorprendere le big.

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