
Fabio Capello ha detto la sua, e lo ha fatto con chiarezza. La Nazionale italiana, guidata da Gennaro Gattuso, si trova al centro di un acceso dibattito alla vigilia della partita contro Israele. Mentre l’allenatore lavora per ricostruire una squadra competitiva e disciplinata dopo mesi di risultati incerti, cresce la richiesta di non disputare l’incontro come forma di protesta per la situazione nella Striscia di Gaza. Diversi gruppi e personalità chiedono agli azzurri di prendere posizione, sollecitando un gesto simbolico contro le azioni militari in corso.
Fabio Capello alla @Gazzetta_it
— ACMilanInside (@ACMilanInside_) September 26, 2025
«Allegri ha subito sistemato il Milan, Max e Conte restano i due migliori in Italia. Entrambi hanno idee chiare e sanno adattarsi, non sono talebani del pallone. La differenza? Allegri è più composto, Conte si lamenta di più».
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Dal mondo del calcio giunge un appello alla moderazione. Fabio Capello, ex tecnico di spicco di Juventus e Milan, ha espresso la sua opinione durante un intervento a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Capello ha dichiarato in modo inequivocabile.
“Sì, si deve giocare, lasciamo la politica da parte. Lo sport deve unire e non dividere“. Le sue parole mirano a riportare l’attenzione sugli aspetti sportivi, in un momento in cui il contesto extracalcistico rischia di prendere il sopravvento.
L’allenatore friulano ha inoltre sostenuto il lavoro di Gattuso, sottolineando il coraggio dimostrato nell’assumere la guida della Nazionale in una fase complessa: “Abbiamo visto un’Italia agonisticamente valida, impegnata su ogni pallone.
Questo rappresenta un progresso importante“. Capello ha aggiunto che la squadra necessita ancora di “maggiore qualità e velocità nel gioco”, ma ha ribadito la fiducia nei miglioramenti attesi nelle prossime partite.

Infine, Capello ha riconosciuto la difficoltà della situazione affrontata da Gattuso: “Ha accettato una sfida impegnativa con determinazione, a differenza di chi ha preferito lasciare l’incarico prematuramente”.
Capello: non si confondano sport e politica
Le dichiarazioni di Capello si inseriscono in un clima di forte tensione politica, con pressioni crescenti affinché il calcio prenda posizione sui temi internazionali. L’ex allenatore, però, ribadisce la necessità di mantenere la separazione tra sport e politica, invitando il mondo del calcio a rimanere un luogo di condivisione e non di conflitto.
La fiducia di Capello verso la squadra italiana si accompagna alla convinzione che il calcio debba continuare a essere uno strumento di unità, anche in presenza di crisi internazionali. Resta quindi da vedere come si evolverà la situazione e quali decisioni saranno prese in vista della partita contro Israele.
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