
Jannik Sinner ha iniziato con il piede giusto il torneo ATP di Pechino, battendo il croato Marin Cilic in due set (6-2, 6-2) in appena 1 ora e 21 minuti. L’azzurro ha mostrato segnali incoraggianti soprattutto al servizio, chiudendo con un 77% di prime in campo, il terzo dato più alto della sua carriera. E non a caso il colpo è parso diverso da prima, una delle modifiche al suo gioco che Jannik aveva promesso.
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— AmeVe Blog (@AmeVeBlog) September 26, 2025
Una percentuale che conferma il lavoro intrapreso dopo l’amarissima finale degli US Open e che Sinner stesso ha definito “un aspetto su cui sto cercando di aggiungere qualcosa e variare”.
Alla fine della partita l’altoatesino ha commentato così: “Sto riflettendo molto sul mio servizio in questo momento. Ogni giocatore lo fa, io sono contento di avere una squadra fantastica al mio fianco e di continuare a spingere”. Sinner ha poi aggiunto: “Nei primi turni cerco sempre di mettere molta concentrazione“.
“La cosa importante è trovare ritmo e tempo giusti, tenendo conto delle condizioni del campo. Sono arrivato prestissimo qui per ambientarmi subito e meglio. Giocare contro Cilic è sempre difficile”.
Sinner: “Penso molto al mio servizio”
La sfida è apparsa fin dall’inizio nettamente sbilanciata. Sinner ha strappato subito il break al croato, trovando fiducia e gestendo il resto dell’incontro con autorevolezza. Appena 10 errori gratuiti e percentuali altissime al servizio hanno fatto la differenza. “Il break che gli ho strappato all’inizio mi ha dato molta fiducia per il resto dell’incontro” ha spiegato Sinner.
Archiviata la pratica Cilic, l’azzurro troverà al prossimo turno il francese Atmane, occasione utile per testare di nuovo il nuovo servizio e confermare i progressi mostrati all’esordio. Una prestazione solida che può rappresentare il punto di ripartenza verso obiettivi sempre più ambiziosi.
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