
Inter, ad Appiano Gentile è andato in scena un incontro delicatissimo: la dirigenza dell’Inter al completo si è presentata al centro sportivo per fare il punto con Cristian Chivu e il suo staff tecnico. Un summit mai rassicurante, come ha commentato il giornalista Fabio Ravezzani su X: “Non è mai un bel segnale“. Dopo due sconfitte nelle prime tre giornate di campionato, il progetto-Chivu sembrerebbe quindi già in discussione.
Il problema della squadra di Chivu🤔
— InterNews24 (@news24_inter) September 14, 2025
La disamina sul match di ieri🔍https://t.co/UgxhmL3d5E
I numeri sono impietosi: tre punti in tre gare, sei gol incassati e un gioco ancora da costruire. Dopo l’esordio convincente con il Torino, sono arrivate due sconfitte pesanti con Udinese e soprattutto Juventus (4-3 a Torino), che hanno allontanato i nerazzurri dalla vetta.
Lo stesso Chivu, dopo il ko interno con l’Udinese, aveva ammesso: “Forse è anche per causa mia che la squadra non gioca serena“, per poi minimizzare la sconfitta. Un atteggiamento che non è piaciuto, così come non sono piaciute alcune dichiarazioni prima di Juventus Inter in cui il Mister chiedeva ai giornalisti di “non caricare la gara di troppi significati” e di “non guardare al risultato“.
La difesa, storicamente punto di forza dell’Inter, è diventata un punto debole: sei reti subite in tre partite sono troppe per chi punta in alto. A preoccupare anche la gestione dei nuovi acquisti: contro la Juventus, eccetto Manuel Akanji, nessuno dei volti nuovi è stato impiegato tranne Sucic per un piccolo spezzone. Nemmeno Pio Esposito, che avrebbero potuto dare freschezza nel finale. (continua dopo la foto)

Su tutto, fanno clamore gli zero minuti concessi ai due nuovi arrivati Luis Henrique e Diouf (50 milioni di spesa complessiva), rimasti sempre in panchina tranne che per pochi minuti nel finale della gara con il Torino, quando il punteggio era già sul 5-0. Chivu a parole si è detto contentissimo del mercato, ma i fatti dimostrano l’esatto contrario. E va detto che tifosi e critica avevano espresso pesanti dubbi sulle scelte della società in entrata.
In attacco ha pesato la condizione di Lautaro Martinez, apparso stanco dopo gli impegni con la nazionale e sostituito dopo 60 minuti da Ange-Yoan Bonny al termine di una prestazione davvero deludente. In molti pensano che il capitano non avrebbe dovuto iniziare dal primo minuto, e che Chivu avrebbe dovuto semmai utilizzarlo nel finale in caso di bisogno.
Il tempo per raddrizzare la rotta è poco: mercoledì inizierà la Champions League sul campo dell’Ajax, un appuntamento che potrebbe già pesare sul futuro del tecnico rumeno. La società chiede una scossa immediata e maggiore personalità alla squadra. Per Chivu, chiamato a dimostrare di poter gestire l’eredità pesante lasciata da Simone Inzaghi, il banco di prova europeo sarà, se non decisivo, molto importante per il futuro.
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