Emissioni zero entro il 2030, questo è il nuovo obiettivo della Formula 1. Si lavora per rendere le monoposto più green e compatibili con l’ambiente. Una ristrutturazione che tocca anche la logistica, cercando di limitare l’impatto inquinante di uffici e fabbriche oltre che delle strutture stesse che dovranno essere alimentate con energie rinnovabili. Il nuovo corso della F1 passa soprattutto dai carburanti sostenibili, e si propone, come più volte accaduto nella sua storia recente, da esempio per l’industria automobilistica.
Si parte dalla messa al bando della plastica per arrivare al riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti. Il 2025 segnerà l’anno di svolta e da lì in poi tutti i Gran Premi diverranno eco sostenibili soprattutto per quanto riguarda la logistica. Verranno proposte soluzioni ecologiche per i tifosi che assisteranno alle gare e gli impianti dovranno adeguarsi ai nuovi standard.
La ricerca si sta muovendo per ridurre il più possibile le emissioni di CO2 inquinanti e quindi il lavoro sarà soprattutto incentrato sui carburanti e i propulsori a combustione. A partire dal 2021 saranno introdotte le nuove ruote da 18 pollici, saranno ridimensionati gli alettoni e verrà ridotta la turbolenza generata dalla velocità delle monoposto che influisce sul carico aerodinamico delle vetture in scia.
I carburanti dovranno essere realizzati grazie al processo di sintesi dei diversi prodotti naturali e non saranno più alimentati dal petrolio. Il processo di cambiamento mira anche ad abbattere i costi in modo da evitare di snaturare le monoposto. Si partirà dalle power unit per cercare di renderle ancora più efficienti in modo da sviluppare i “motori” partendo dai benefici della nuova tecnologia, sfruttando di più le componenti elettriche delle vetture.
Nel presentare il nuovo piano di sostenibilità, Chase Carey, presidente e CEO della F1, ha spiegato: “Crediamo che la Formula 1 possa continuare a essere un leader per l’industria automobilistica e lavorare con il settore energetico e automotive (industria automobilistica in inglese) per introdurre il primo motore ibrido a combustione interna a emissioni zero di carbonio”. La svolta green inizia nel 2021 e in nove anni spera di raggiungere un 2030 più pulito.