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MotoGP, promossi e bocciati dopo il Gran Premio di Germania

MotoGP, il Gran Premio di Germania al Sachsenring ha confermato una tendenza che ormai non è più una sorpresa: Marc Marquez è uno squalo su due ruote, e non per niente lo chiamano il Cannibale. Sua la “vittoria perfetta” nella gara domenicale dopo il successo nella Sprint, mentre Pecco Bagnaia delude e la sua è sempre più una stagione da dimenticare.

Sul bagnato e sull’asciutto, tra cadute e colpi di scena, la MotoGP ha vissuto un weekend ricco di spunti, alcuni esaltanti, e di errori e prestazioni sottotono. Daniele Pezzini per Sport Mediaset ha cercato di trasformare in numeri i giudizi sui singoli piloti, aiutandoci a interpretarne meglio le prestazioni e le aspettative. (continua dopo la foto)

Marc Marquez 10 e lode: Perfetto, quasi oltre ogni immaginazione. A parte un errore in partenza nella Sprint, subito corretto, Marquez ha dominato in ogni condizione e in ogni fase del weekend. Dalla pole al trionfo solitario della domenica, con il 200° GP celebrato nel modo migliore: superando anche Giacomo Agostini nel numero di vittorie in top class. Semplicemente un gigante.

Alex Marquez 7: Dopo l’infortunio alla mano, sembrava destinato a una gara anonima. Invece, dopo un’ottava posizione nella Sprint, ha approfittato delle cadute altrui e ha strappato un ottimo secondo posto nel GP, il settimo stagionale. Resta il principale inseguitore del fratello maggiore.

Bezzecchi e Di Giannantonio 5,5: Tanto potenziale, poca resa. Sembrava l’occasione perfetta per un doppio podio tricolore, ma curva 1 ha tradito entrambi. Bezzecchi può almeno consolarsi con il secondo posto nella Sprint, ma il rammarico è grande. La direzione è quella giusta, ma serve più concretezza nei momenti chiave. (continua dopo la foto)

Bagnaia 5: Non ci siamo. Le difficoltà della prima parte di stagione si sono aggravate sotto la pioggia: qualifica disastrosa, Sprint anonima, e in gara è riemersa la solita difficoltà ad attaccare. Il suo passo sull’asciutto è stato migliore, ma l’incapacità di entrare davvero in bagarre è diventata un limite serio.

Quartararo 6,5: paradossalmente, dopo qualifiche sottotono, è riuscito a raccogliere il massimo: terzo nella Sprint, quarto in gara (aiutato anche dalle cadute). Non sarà tornato quello del titolo, ma il Sachsenring è stato il suo miglior weekend stagionale a pari merito con Le Mans. Un segnale importante.

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