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Formula 1, clamoroso in Red Bull: dopo 20 anni, cacciato uno dei fautori dei successi del team

È una stagione complicata per la Red Bull, che dopo anni di dominio ora si trova a fare i conti con fratture interne, prestazioni altalenanti e un clima sempre più instabile. Tra le voci che agitano il paddock, c’è anche quella di un possibile addio di Max Verstappen, che dal 2025 potrebbe passare alla Mercedes, attratto da un progetto più stabile e da un ambiente meno turbolento.

Nel frattempo, però, è arrivata una notizia clamorosa. Chris Horner, storico boss della Red Bull, è stato licenziato con effetto immediato dopo vent’anni al vertice del team. La notizia, anticipata da alcuni media internazionali, è stata confermata ufficialmente dalla scuderia con un comunicato che ha fatto subito il giro del paddock.

A prendere il suo posto sarà Laurent Mekies, ex uomo Ferrari e attuale team principal della Racing Bulls, che assumerà ora la carica di CEO del team. Al suo fianco, nel ruolo di team principal, ci sarà Alan Permane, attuale direttore sportivo della Red Bull.

Il terremoto interno arriva in un momento già delicatissimo, con i risultati che non soddisfano e il malcontento che cresce, anche tra i piloti. Horner, 51 anni, era stato alla guida del team fin dalla nascita nel 2005 e sotto la sua gestione sono arrivati 8 titoli mondiali piloti (4 con Sebastian Vettel, 4 con Max Verstappen) e 6 costruttori, l’ultimo dei quali nel 2023.

Il licenziamento di Horner rappresenta una svolta epocale per la Red Bull, che ora dovrà ricostruire la propria leadership tecnica e politica in un contesto sempre più competitivo. E la domanda che agita l’intero circus è una sola: riuscirà il team a trattenere Verstappen, oppure il terremoto interno spingerà davvero l’olandese verso la corte di Toto Wolff?

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