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Milan, la rivoluzione è a centrocampo: Allegri ha le idee chiare e cambia tutto

Dopo una stagione deludente, il Milan riparte dal cuore del gioco: il centrocampo. E lo fa con un progetto ambizioso, strutturato, che prevede una vera rivoluzione tecnica. L’obiettivo è chiaro: cambiare filosofia e costruire una mediana di palleggiatori, capaci di gestire il ritmo e dominare il possesso. Niente più incursori alla Reijnders, ma registi di pensiero prima ancora che di posizione.

La svolta è già nei nomi. Il primo simbolo del cambiamento è Luka Modric, che arriverà dopo gli ultimi impegni con il Real Madrid al Mondiale per club. A 39 anni, il croato resta un maestro del gioco: nella scorsa stagione ha collezionato quasi 3000 minuti, confermando uno stato di forma ancora buono. L’operazione ricorda quella di Zlatan Ibrahimovic, che tornò a Milano alla stessa età: un leader nello spogliatoio, un riferimento tecnico per i più giovani. (continua dopo la foto)

Accanto a Modric, il Milan è pronto a chiudere per Samuele Ricci, classe 2001, in uscita dal Torino. La trattativa è avanzata: si lavora su una base di 23 milioni più 2 di bonus, e l’accordo con il giocatore è già stato impostato. Ricci, cresciuto nell’Empoli e con oltre 200 presenze da professionista, rappresenta il profilo ideale per completare il nuovo centrocampo: è giovane, italiano, e con qualità di regia che si sposano con la nuova impostazione rossonera.

L’inserimento dell’ex granata punta anche a rafforzare l’identità azzurra della rosa, un obiettivo dichiarato dalla dirigenza, che punta a costruire uno zoccolo duro di italiani sotto la guida di Massimiliano Allegri, il tecnico scelto per guidare il nuovo corso.

Il terzo nome caldo è quello di Ardon Jashari, svizzero di origini kosovare, oggi al Bruges. Il Milan ha avanzato una proposta di 30 milioni senza rilanci: una cifra che testimonia la convinzione del club. Il centrocampista ha impressionato al primo anno in Belgio, dove è stato nominato miglior giocatore del campionato, e ha già fatto esperienza internazionale, 11 presenze in Champions, di cui 4 contro italiane.

Contro la Juventus e al Meazza contro il Milan, nonostante la sconfitta, ha mostrato qualità e personalità. Allegri lo preferisce addirittura a Xhaka, troppo simile per caratteristiche a Modric e Ricci, e lo ritiene superiore anche a Javi Guerra, prospetto spagnolo del Valencia. Jashari ha già detto sì al Milan, e l’inserimento del Borussia Dortmund al momento non preoccupa: il giocatore vuole vestire il rossonero.

Per ogni entrata, però, serve un’uscita. Dopo Reijnders, anche Yunus Musah è sul mercato. Salterà il trasferimento al Napoli, ma Premier League e Championship si sono già mosse: Wolverhampton e Nottingham Forest hanno messo sul tavolo i 25 milioni richiesti dal Milan. L’americano ha mercato e il club è disposto a cederlo, specie ora che i nuovi arrivi ridurrebbero ulteriormente il suo spazio.

Nel nuovo centrocampo resta invece Yacine Adli Fofana, considerato affidabile per il ruolo di mezzala, e potrebbe rientrare nei radar anche Bondo, giovane da valorizzare. Ruben Loftus-Cheek resta centrale nei piani di Allegri, nonostante la stagione scorsa sia stata condizionata da continui problemi fisici. Con un calendario più leggero, senza le coppe europee, il Milan spera di ritrovare il Loftus della sua prima annata: 40 presenze e 10 gol nel 2023-24.

Con Modric, Ricci e Jashari, il Milan punta a rinnovare profondamente la sua linea mediana, restituendole qualità, ordine e continuità. Allegri ha chiesto un centrocampo che sappia pensare prima ancora di correre. La dirigenza si è mossa con decisione e rapidità, puntando su profili giovani ma già pronti, italiani dove possibile, e comunque compatibili con l’idea di calcio del nuovo allenatore.

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