
Finisce fra le polemiche l’europeo dell’Italia Under 21 di Nunziata. La gara con la Germania, valida per i quarti di finale, è terminata fra proteste roventi a causa di un arbitraggio che ha lasciato gli azzurrini in nove e scatenato la furia del Ct Nunziata.
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I nostri ragazzi hanno ancora una volta dimostrato che il cuore, la voglia e l’orgoglio non si insegnano. E che vestire quella maglia, anche a vent’anni, significa lasciare l’anima in campo. La Germania passa, l’Italia saluta l’Europeo Under 21 tra le lacrime, ma il pubblico del Dunajska Streda canta solo “Italia, Italia“.
E non è retorica: la squadra di Nunziata, penalizzata da due espulsioni e da un arbitraggio a dir poco discutibile, ha sfiorato l’impresa in una gara che avrebbe meritato di essere protratta almeno fino ai rigori. (continua dopo la foto)

Nel primo tempo i tedeschi fanno possesso, l’Italia aspetta: un 5-4-1 mascherato, muscolare ma con frecce velenose come Gnonto e Koleosho. Proprio l’attaccante del Burnley illumina la serata: volata a sinistra, dribbling secco su Collins e palla in rete con bacio al palo.
È l’urlo azzurro che spaventa la Germania, lenta e prevedibile. Poi, però, l’Italia paga una distrazione su un calcio d’angolo: il solito gigante Woltemade, che alcune voci vorrebbero nel mirino dell’Inter, anticipa tutti, 1-1 e tensione alle stelle.
Nunziata cambia qualcosa ma arriva il primo colpo basso: l’arbitro mostra il secondo giallo a Gnonto, che lascia il campo tra le lacrime. Con un uomo in meno, gli Azzurrini stringono i denti ma Weiper firma il sorpasso tedesco. Sembra finita quando anche Zanotti viene ammonito e poi cacciato per proteste: una decisione esagerata che pesa enormemente sulla partita.
In nove contro undici, a due minuti dal 90’ e con due uomini in meno, sembra che ormai sia tutto finito. Ma l’Italia non muore mai: punizione all’ultimo assalto, Ambrosino la inchioda sotto la traversa. Delirio. Si va ai supplementari, e gli azzurrini resistono in modo eroico agli assalti tedeschi. (continua dopo la foto)

Ma a tre minuti dai rigori, Rohl spegne il sogno: l’attaccante teutonico riesce a trovare il varco giusto in una difesa esausta e con un destro dal limite insacca il pallone del 3-2: l’Italia è fuori. Un verdetto ingiusto per quello che si è visto in campo.
A fine gara, un Nunziata visibilmente scosso non le manda a dire: “Partita rovinata dall’arbitro, la Germania la palla l’ha vista poco. Io devo solo ringraziare questi ragazzi: hanno dato spettacolo, si sono sacrificati fino alla fine. Perdere così fa male, ma usciamo a testa altissima“.
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