
Il Manchester City fa il compitino, lo fa bene, anzi benissimo, ma alla fine a festeggiare – almeno per ora – è la Juventus. Al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, la banda di Guardiola passeggia sull’Al Ain, travolto 6-0 senza mai dare l’idea di potersi davvero difendere.
#Juventus prima nel girone al Mondiale per Club: cosa serve contro il Manchester City https://t.co/anrHMn4Gt0
— Zazoom Social News 🌐 (@zazoomblog) June 23, 2025
Un risultato che non sistema a sufficienza la differenza reti dei campioni d’Inghilterra, perché non basta a soffiare il primo posto del Gruppo G a una Signora che ora potrà accontentarsi di un pareggio giovedì sera a Orlando per tenersi in vetta ed evitare lo spauracchio Real Madrid agli ottavi.
Pep cambia tutto rispetto all’esordio: dentro la difesa a tre, debutto da titolare per il baby Echeverri e tanta voglia di gol. Il film? Un monologo. Dopo 8 minuti di tiki-taka, Gundogan pesca il jolly con un pallonetto delizioso su assist di Silva per l’1-0.
L’Al Ain prova un sussulto con Chadli, fermato da un grande intervento di Ortega, ma è un fuoco fatuo: al 27’ Echeverri incanta con una punizione a foglia morta, poi Haaland fallisce il tris a porta vuota ma si rifà poco dopo dal dischetto, chiudendo un primo tempo di dominio totale: 320 passaggi City contro 80 degli avversari.
Nella ripresa i Citizens gestiscono più del dovuto. Occasioni sprecate da Nunes e ancora Haaland, ma la porta avversaria resta intatta. Solo al 73’ Gundogan firma il poker, poi entrano le seconde linee e arrivano i gol di Bobb e Cherki per il 6-0.
Guardiola dalla panchina spinge per il settimo gol, che avrebbe consegnato il primato del girone, ma Foden grazia Eisa a porta spalancata. Pep mastica amaro: “Sapevamo che servivano più reti, siamo partiti troppo piano”.
Giovedì la resa dei conti: City-Juventus a Orlando. Ai bianconeri di Tudor basterà un pareggio per chiudere da primi e tenersi lontani dai Blancos. Per tutti gli spettatori neutrali, sarà un’occasione per godersi uno scontro da brividi.
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