
Prevost e le origini italiane, interviene il fratello: cosa si scopre, assurdo – Mentre il mondo intero guarda con curiosità alle radici del primo Papa statunitense della storia, arriva una smentita che raffredda gli entusiasmi tricolori: “Prevost è francese, non so se ci sia nulla di italiano”, taglia corto John Prevost, fratello maggiore di Leone XIV. Una dichiarazione che suona come una doccia fredda per chi, dopo l’annuncio del Vaticano sulle presunte origini italiane della famiglia, aveva cominciato la caccia agli antenati nostrani.

La smentita di famiglia: “Mai sentito parlare di parenti italiani”
Intervistato dal Corriere della Sera, John, il fratello “di mezzo” tra i tre Prevost, chiarisce senza giri di parole: “Mio padre era francese, mia madre francese e spagnola. È la prima volta che sento parlare di origini italiane”. Alla domanda diretta su possibili legami con il Belpaese, non ha dubbi: “No, nulla di tutto ciò. Credo che alcuni nostri antenati siano emigrati, forse orfani, ma non c’è molto da ricostruire genealogicamente”. Un’ipotesi, quella dell’italianità, avanzata dal Vaticano nelle ore successive all’elezione del nuovo pontefice, probabilmente nel tentativo di rendere più “romana” la figura di un Papa venuto da Chicago. Ma per John, si tratta di una notizia inaspettata: “Io questa cosa non l’ho mai sentita in famiglia”. Quanto alla madre, nata negli Stati Uniti da genitori haitiani trasferiti poi a New Orleans, John spiega: “Forse era creola, francese e spagnola… ma non sono certo. Può darsi”. Insomma, le vere radici del Papa affondano tra Francia, Spagna e Haiti, più che nella Penisola.

Prevost e le origini italiane: i chiarimenti del fratello
La storia della famiglia Prevost è quella di tre fratelli cresciuti in un sobborgo popolare americano, in una casa dove la fede, il lavoro e la comunità erano i pilastri della quotidianità. Louis, John e Robert hanno tutti fatto i chierichetti, andavano a messa insieme ai genitori, vivevano un’infanzia semplice ma densa di valori. “Il seme della fede era stato piantato presto in lui”, ricorda John. Già da bambino, Robert giocava a fare il prete. “Era chiaro che sarebbe diventato sacerdote, ma nessuno pensava che un giorno avrebbe indossato la tiara papale”, ha aggiunto. Un salto vertiginoso, iniziato quando lasciò casa giovanissimo, appena dopo la terza media, per entrare in seminario.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva