
Il tennis femminile può celebrare una favola di rara bellezza. A 18 anni, Victoria Mboko ha scritto una pagina luminosa per la storia del tennis canadese con una cavalcata strepitosa e, alla vigilia, del tutto imprevedibile. La giovanissima campionessa è riuscita a trasformare la wild card ottenuta per partecipare al torneo di Montreal in un trionfo. Una vittoria che il pubblico canadese non dimenticherà mai.
WTA Montreal, Mboko: "Sono stata in ospedale prima del match. A Cincinnati non giocherò"https://t.co/iLYE7aCAk1
— Ubitennis (@Ubitennis) August 8, 2025
Per Mboko è stata una settimana da film, in cui si sono sprecati i paragoni con le stelle del passato, prima fra tutte Serena Williams. E coronata da una grande finale, conclusa con la vittoria su Naomi Osaka in rimonta. Un risultato eccezionale che ha permesso alla giovane tennista canadese di scalare le classifiche Wta. E ora il Canada ha una nuova stella da idolatrare. Una giocatrice solida, con un fisico imponente.
Poche settimane fa Mboko era conosciuta nell’ambiente, ma non dal grande pubblico. L’inatteso exploit di Montreal le ha ora spalancato le porte dell’élite mondiale, proiettandola al numero 24 del ranking. Il Canada ha una nuova eroina, e il circuito WTA una nuova protagonista. (continua dopo la foto)

La giovane canadese ha conquistato il Master 1000 di Montreal al termine di una finale da brividi: sconfitta nel primo set 2-6 da Osaka, ha ribaltato l’incontro imponendosi 6-4, 6-1 con una progressione impressionante. È la prima giocatrice di casa a vincere il torneo nella città del Québec, impresa resa ancor più epica dal percorso.
La Mboko ha infatti eliminato quattro campionesse Slam in fila: Sofia Kenin, Coco Gauff (numero 1 del seeding), Elena Rybakina – battuta dopo averle annullato un match point – e infine Osaka. Un anno fa, Mboko era fuori dalle prime 300 e frequentava i tornei minori in Europa. Oggi, grazie a questo exploit, la sua vita si è trasformata.
Il tennis di Mboko è un mix esplosivo di potenza e varietà. Il diritto, piatto e profondo, è l’arma con cui apre il campo, ma il rovescio a due mani è altrettanto incisivo, soprattutto in lungolinea. Ha un servizio che, pur non essendo devastante, le garantisce punti rapidi grazie a buone percentuali di prime palle.
È capace di cambiare ritmo con colpi in slice e discese a rete coraggiose, segno di un bagaglio tecnico già maturo. La caratteristica che l’ha portata al titolo, però, è la forza mentale: contro Rybakina e Osaka ha ribaltato situazioni difficili senza perdere lucidità, trovando nei momenti chiave colpi vincenti da veterana.
L’ultima tennista così giovane a vincere un torneo di questa portata era stata Serena Williams nel 1999. Mboko stessa ammette di essersi ispirata a lei e alla sorella Venus: “Ho deciso di diventare tennista dopo averle viste giocare“.
Nata a Charlotte da famiglia di origine congolese, si è trasferita in Canada da bambina. Oggi conserva un approccio solare e genuino: scherza, sorride, si lascia riprendere mentre “suona” la racchetta come fosse una chitarra, ma in campo diventa un concentrato di aggressività e determinazione. (continua dopo la foto)

Allenata da Nathalie Tauziat e Noelle van Lottum, Mboko ha margini di miglioramento “incredibili” secondo il suo staff. Nel 2022 aveva raggiunto due finali Slam junior in doppio con Kayla Cross. Quest’anno ha conquistato quattro titoli ITF, il WTA 75 di Roma, la finale al Challenger di Parma e le prime prestazioni convincenti agli Slam: terzo turno al Roland Garros, secondo a Wimbledon da lucky loser.
Victoria ha annunciato che non parteciperà al Master 1000 di Cincinnati, per riposare e preparare al meglio gli Us Open. Per una che a gennaio era numero 333 del mondo, il salto è stato vertiginoso. Dopo il torneo, Mboko ha anche rivelato un curioso rituale: “Non avevo mai giocato in notturna. Ero tesa, ma il pomeriggio riuscivo comunque a dormire. Forse è stato quello il segreto”.
Di certo non è solo merito dei pisolini, che tra l’altro la “accomunano” a Sinner in un rito benaugurante, ma di una preparazione e di una crescita fisica e tecnica che la lanciano nell’Olimpo del tennis femminile a soli 18 anni. Potete scommetterci: Mboko è una nuova stella, ed è pronta a brillare a lungo.
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