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Wimbledon, Berrettini shock dopo la sconfitta: “Sono stanco, non so se andare avanti”

Matteo Berrettini, finalista a Wimbledon 2021, ha vissuto negli ultimi due anni e mezzo un’odissea fatta di infortuni, stop, rientri precari e nuove ricadute, senza mai ritrovare quella continuità che lo aveva portato fino alla Top 10. Ora, dopo l’ennesima sconfitta al primo turno e alcune dichiarazioni shock, si apre un interrogativo pesante sul futuro del tennista romano.

Sull’erba di Londra, quella che lo aveva visto brillare fino ad arrivare a una storica finale persa con Djokovic, Matteo Berrettini è caduto ancora. Eliminato al primo turno da Kamil Majchrzak, numero 111 del mondo, in cinque set (4-6, 6-2, 6-4, 5-7, 6-3) e oltre tre ore di gioco, l’azzurro ha mostrato una sconcertante arrendevolezza. (continua dopo la foto)

Una prestazione opaca, segnata da mancanza di energia, occasioni gettate al vento e momenti di totale smarrimento. Proprio sulla sua superficie preferita, l’erba di Wimbledon. Ma lo shock vero è arrivato dopo la partita, davanti ai microfoni.

“Fondamentalmente sono stanco, stanco di rincorrere sempre qualcosa. Per questo ho bisogno di prendermi giorni per pensare, per decidere cosa fare del futuro perché stare in campo così non è quello che voglio”, ha dichiarato il tennista romano. Frasi che suonano come un campanello d’allarme. Quasi una dichiarazione di resa.

Più che la solita stanchezza fisica, stavolta è quella mentale a fare più male. “Ero piatto, nemmeno il tifo mi caricava”, ha ammesso con sincerità spiazzante. Il problema, infatti, non è un episodio. Berrettini combatte da quasi tre anni con un corpo che lo tradisce: sei infortuni nel 2022, poi stop continui nel 2023 e nel 2024.

Una carriera interrotta a singhiozzo, tra polpacci, addominali, caviglie e ricadute. A parte qualche fiammata (le vittorie a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel), i grandi tornei sono stati un calvario. Tra ritiri e sconfitte premature, non è mai riuscito a ritrovare il passo. (continua dopo la foto)

Dopo il successo a Kitzbuhel, l’ultima vera gioia nel luglio 2024, Berrettini ha ottenuto solo un quarto di finale a Miami, prima di tornare a vivere più in infermeria che in campo. “Non mi sentivo pronto a competere. Mancava quella energia lì. Non so bene che lavoro devo fare, non so bene cosa mi aspetta”, ha detto ancora, lasciando intendere chiaramente che non è sicuro di continuare a giocare.

Il rischio che stia pensando a un passo indietro, forse addirittura all’addio al tennis, ora non è più solo una suggestione. È una possibilità concreta. E sarebbe davvero un peccato che la sua carriera, che ha raggiunto vette eccezionali sia in classifica, sia per i risultati negli Slam, dovesse finire in questo modo triste. Ma contro la sfortuna non c’è servizio che tenga.

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