
La Virtus Bologna è la corazzata del basket italiano e chiude una stagione da regina con un altro scudetto. Dall’altra parte, però, la Germani Brescia saluta tra gli applausi: la squadra lombarda ha scritto una pagina di storia disputando la sua prima finale, mostrando orgoglio e cuore anche davanti a un’avversaria di livello superiore.
«Ti portiamo la coppa in ospedale», la promessa ad Achille Polonara dei compagni della Virtus Bologna: la festa Scudetto in videochiamata https://t.co/rT5RTZ0gfQ
— Open (@Open_gol) June 18, 2025
Il trionfo delle Vu Nere non cancella la grande cavalcata della Germani, che ha saputo infiammare una città intera e portare entusiasmo in un PalaLeonessa gremito come non mai.
La Virtus non fallisce il primo match point e chiude la serie scudetto con un netto 3-0, vincendo anche gara 3 a Brescia con un secco 96-74. Il PalaLeonessa, al debutto assoluto in una finale, si arrende all’evidente superiorità di Bologna, trascinata da uno Shengelia imperiale: per lui 31 punti, 9 rimbalzi e un irreale 11/12 dal campo. (continua dopo la foto)

Le parole d’ordine sono state solidità e difesa: Ivanovic, arrivato in corsa per rimettere ordine in una squadra apparsa in crisi, si gode un gruppo trasformato. È il titolo di Shengelia, certo, ma anche di Hackett e Belinelli, leader senza tempo, di Cordinier, Pajola e di Achille Polonara, impegnato in una lotta ben più importante e subito cercato e festeggiato da compagni e avversari.
Coach Ivanovic conferma il quintetto vincente delle prime due sfide, mentre Poeta deve fare i conti con l’assenza di Ndour e sceglie di puntare su un quintetto più veloce: Della Valle, Ivanovic e Dowe subito in campo per alzare i ritmi.
Brescia parte bene con due triple firmate Rivers e Ivanovic, ma poi è un monologo bianconero: Shengelia in post basso diventa l’arma letale per liberare i tiratori, la Virtus infila un 5/7 da tre e blinda la difesa.
Il parziale di 13-0 spiana la strada: all’intervallo la Germani è già sulle gambe e chiude con soli 28 punti segnati, frutto di un misero 9/26 dal campo e 6 palle perse, peggior dato stagionale. Diouf firma l’ultima schiacciata del primo tempo, fissando il 28-50. (continua dopo la foto)

La ripresa è accademia: la Virtus attacca come un’orchestra, mentre la Germani prova senza successo la difesa a zona. Burnell reagisce d’orgoglio, ma Shengelia non si ferma: due triple lo portano a quota 25 nel terzo quarto e consolidano un dominio totale anche a rimbalzo (16-5 per Bologna quelli offensivi).
Quando Shengelia piazza la quarta tripla su quattro tentativi, la parola fine è scritta. Gli ultimi minuti sono una passerella per la Virtus, che festeggia sotto lo spicchio dei tifosi bolognesi un titolo che mancava dal 2021.
Per Brescia resta la consapevolezza di aver vissuto una stagione memorabile, chiusa con una standing ovation da parte del pubblico di casa. Per Bologna, invece, è l’ennesima conferma: la Virtus è tornata la squadra da battere.
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