Ares Masip, vice campionessa nazionale di Enduro e ciclista catalana, ha raccontato pubblicamente di aver subito una violenza sessuale durante la Coppa del Mondo di mountain bike a Leogang, in Austria, nel giugno 2023. L’atleta ha presentato denuncia alla polizia catalana contro un collega ciclista, accusandolo di essere il responsabile dell’aggressione.
❌️ La ciclista de MTB Ares Masip denuncia que fue abusada sexualmente durante una Copa del Mundo
— Esencia Ciclista (@EsenciaCiclista) December 4, 2024
➡️ El agresor, otro ciclista, intentó forzarla a mantener relaciones sexuales
🎥 Instagram: Ares Masip #EsenciaCiclista #AresMasip #MTB pic.twitter.com/tIidGEghZR
In un’intervista a Esport3 e attraverso un video pubblicato su Instagram, Masip ha reso pubblica la sua testimonianza, raccontando i dettagli di quella notte e chiedendo giustizia per sé e per tutte le donne vittime di abusi nel mondo dello sport. La campionessa ha descritto l’episodio con parole che trasmettono l’orrore della violenza subita.
“Nel 2023 sono stata abusata sessualmente nel paddock della Coppa del Mondo di Leogang da un altro corridore. La gara era stata molto lunga e stavo dormendo nel mio camper. Lui è arrivato di notte e ha cercato di forzarmi ad avere rapporti sessuali. Mi sono rifiutata fin dall’inizio”.
“Non smetteva di strofinare il suo pene sul mio corpo, cercava di baciarmi e insisteva. Io gli chiedevo di fermarsi, gli ripetevo che non volevo. Ho provato a gridare, a spingerlo via o a scappare. Lui mi ha coperto la bocca, mi ha afferrato le braccia e ha continuato a ripetere che mi avrebbe violentato mentre cercava di spogliarmi”.
Inizialmente, Masip ha cercato di dimenticare quanto accaduto, ma con il tempo ha compreso la gravità dell’accaduto e la necessità di agire. “Non so cosa succederà dal punto di vista legale perché non è un processo semplice. Ma volevo rendere pubblici i fatti. Purtroppo, queste situazioni sono molto più comuni di quanto pensiamo. Rompo il silenzio perché credo sia possibile costruire una società più giusta e sicura. Basta con tanta impunità!”.
La ciclista ha rivelato di aver incontrato il presunto aggressore in altre competizioni e allenamenti, un fatto che rende ancora più difficile superare il trauma. Ha chiesto quindi all’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) di intervenire, avviando un’indagine formale e adottando misure per evitare che simili episodi possano ripetersi.
La denuncia di Ares Masip mette in evidenza un problema spesso ignorato nel mondo dello sport, quello delle violenze e degli abusi. Il suo appello deve servire da monito a tutta la comunità sportiva per garantire spazi più sicuri per tutti gli atleti.
Leggi anche:
- Evenepoel rompe il silenzio dopo l’operazione: “Tante fratture, ma tornerò più forte”
- Strana multa per il famoso ciclista italiano: pedalava in doppia fila