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Juventus-Inter a porte chiuse fa infuriare i bianconeri. Senza pubblico altre quattro partite di Serie A

Juventus-Inter a porte chiuse fa infuriare i bianconeri. Senza pubblico altre quattro partite di Serie A

Ufficiale: Juventus-Inter, il match scudetto, si giocherà a porte chiuse. La scelta è stata comunicata dalla Lega Serie A, attraverso una nota firmata dal presidente Paolo Dal Pino. Il coronavirus fa ancora paura e per evitare di mettere insieme tifosi di squadre appartenenti a due delle regioni colpite dal contagio si è deciso di chiudere al pubblico. Si giocherà in un silenzio surreale, da clima bellico. Non solo a Torino, ma anche Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. Perché, ovviamente, la salute viene prima di tutto.

Rabbia bianconera per chiusura con Inter e Milan

La notizia ha fatto storcere il naso alla Juventus. Attraverso il proprio sito ha accettato comunque la decisione della Lega, comunicando poi di valutare “iniziative a favore di chi ha acquistato i titoli d’accesso, vista la peculiarità della situazione nazionale”. Ma attenzione, non si parla esplicitamente di rimborso, ma di “iniziative” a favore di chi è stato penalizzato economicamente dal decreto-legge a tutela della salute dei cittadini contro l’epidemia di coronavirus. Difficile rinunciare infatti all’incasso prodotto da Juventus-Inter, partita dell’anno in Serie A. La beffa è che pochi giorni dopo si dovrebbe giocare a porte chiuse anche Juventus-Milan, match valido per il ritorno della semifinale di Coppa Italia.

Anche i tifosi non ci stanno. Su Twitter, molti commentano la decisione della Lega ricordando come in Piemonte si siano registrati due contagi, contro i tre del Lazio. Ma nonostante questo “Juve-Inter a porte chiuse, Lazio-Bologna a porte aperte”, scrive un utente.

Per Conte un ritorno senza fischi

“È importante poter sentire l’atmosfera dello stadio, ma dobbiamo rimetterci alle decisioni prese per ordine sanitario, mi auguro però che tutto torni quanto prima alla normalità”. Così Antonio Conte alla vigilia della sfida di ritorno contro il Ludogorets, in Europa League, giocata a porte chiuse. Magari sorriderà al pensiero di un match scudetto da disputare a Torino, sempre senza pubblico. Ad attenderlo, ci sarebbe stata una pioggia di fischi dei suoi ex sostenitori. Invece ricomparirà all’Allianz Stadium senza il contraddittorio.

Conte è comunque teso, alla vigilia di una partita così importante. Nel post gara contro il Ludogorets, infatti, è stato intervistato da TV8. Alla domanda “avrà sentito le parole di Andrea Agnelli”, l’allenatore si è tolto l’auricolare e ha abbandonato la postazione. Il quesito faceva riferimento alle parole del patron bianconero rilasciate pochi giorni prima. Il presidente, infatti, aveva parlato del ritorno di Conte a Torino dicendo che “noi volevamo Maurizio Sarri e abbiamo preso Sarri. Conte è una bandiera juventina, Conte è Juventus da questo punto di vista. Con Antonio il rapporto è cordiale, disteso. La sfida che lui ha reputato più affascinante è riportare l’Inter a vincere, è una sfida ambiziosa, e per me avere questa sfida con Steven Zhang nell’ultima parte del campionato è qualcosa che mi affascina”.

Recuperi: Atalanta e Inter ancora in attesa

Ci sono poi da recuperare le gare dello scorso weekend. Verona-Cagliari, per esempio, sarà disputata mercoledì 11 marzo alle ore 15. Alle 18,30, invece, toccherà a Torino-Parma. Ancora senza una data Atalanta-Sassuolo e Inter-Sampdoria, per via degli impegni in Europa delle squadre allenate da Gasperini e Conte. In attesa di capire quanto dureranno le avventure in Champions ed Europa League, infatti, il calendario è abbastanza ingolfato.