
Tre medaglie mondiali nei tuffi a Singapore e un sorriso che non si spegne. Chiara Pellacani è la nuova stella della squadra italiana, con il suo talento e un entusiasmo che traspare sempre. Dopo i trionfi iridati, l’atleta romana si è raccontata in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando del presente, del futuro e della sua vita.
comunque ora che è finito il mondiale è il momento di condividere l'iconicità che chiara pellacani porta anche in america.#AQUASingapore2025 pic.twitter.com/1Skh06ryO5
— Giorgia (@Gioo_Gioo00) August 3, 2025
Un’esistenza, quella di Chiara, divisa tra Miami, dove si allena, e l’Italia che porta sempre nel cuore. In un’estate in cui ha portato il tricolore più volte sul podio, la Pellacani è certamente fra le protagoniste dello sport italiano, ma mantiene l’atteggiamento semplice di sempre.
Chiara non ha dubbi su dove non andrebbe mai ad allenarsi: la Cina. “Non andrei mai ad allenarmi lì, anche se le tuffatrici cinesi sono delle macchine. Però si è visto che non sono imbattibili. Da loro si può imparare la stabilità, quello sì”, ammette. (continua dopo la foto)

Ai Mondiali ha dato spettacolo salendo sul podio per ben tre volte su cinque gare disputate: “Il merito? Gareggio tanto al college, recupero in fretta, e quando sento l’adrenalina la stanchezza scompare. Questo sport mi ha insegnato a non mollare mai“.
Tra una medaglia e l’altra, Chiara studia psicologia e sta per laurearsi. A dicembre il primo traguardo, poi il Master. “Gli allenamenti a Miami iniziano alle 6.30, poi alle 8.30 sono in aula. In Italia avrei molte più difficoltà”, racconta. Il tutto sotto il sole della Florida: “Mi ha reso più serena, più solare. L’esperienza americana mi ha aperto la mente“.
Accanto a lei, una squadra di allenatori coordinata con Marconi dall’Italia. E anche se la famiglia le manca, a Miami ha trovato una sua dimensione: “Ho tanti amici, andiamo insieme in spiaggia, mi sento coccolata“.
Archiviata la fatica mondiale, ora è tempo di dolci ricompense: “Mi spetta mezzo chilo di gelato: cioccolato, crema e pistacchio. Non resisto”. E se il presente è tutto trampolini e podi, il futuro sarà un’altra storia: “Non posso tuffarmi a vita. Voglio fare la psicologa, è una prospettiva che mi stimola”.
Chiara, che ha iniziato per caso grazie a un compagno di classe, ha esordito in Nazionale a soli 14 anni. E da allora non si è più fermata. Ha condiviso il corso in Finanza con Larissa Iapichino, si ispira alla cantante Emma Marrone e porta con sé i suoi portafortuna, come la “collana del tuffatore” regalatale dalla madre. (continua dopo la foto)

Tra i momenti indimenticabili della carriera c’è sicuramente l’oro conquistato con Matteo Santoro nel sincro misto da 3 metri: “Un capolavoro di un’amicizia vera. Spero che il sincro misto diventi disciplina olimpica“. Ma anche la vittoria agli Europei di Roma 2022 ha lasciato il segno: “Una gioia immensa davanti alla mia gente”.
Non mancano i tatuaggi, i simboli della sua storia: un quadrifoglio, una rosa come la mamma Francesca, e le iniziali dei fratelli Lorenzo e Stella. Il tutto tenuto insieme da una dote rara nel mondo dello sport: “La semplicità. E non mi esalto mai troppo“.
Le tre medaglie mondiali valgono davvero tanto. Ora c’è tempo per una pausa, ma la mente è già proiettata a Los Angeles: “I risultati ripagano i sacrifici. Spero di aver fatto emozionare gli italiani. Sono orgogliosa di essere entrata nella storia dei tuffi azzurri“.
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